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Il quinto atto della Renault Clio tra evoluzione e rivoluzione hi-tech

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Il quinto atto della Renault Clio tra evoluzione e rivoluzione hi-tech

E’ l’ultimo atto della saga Clio e il primo della strategia Drive the Future per lo sviluppo del gruppo Renault. La quinta generazione della compatta è un passo importante per la casa francese che rinnova il successo dell’auto d’Oltralpe più venduta al mondo e introduce importanti novità per il futuro del marchio.

Una storia iniziata nel 1990 e che anno dopo anno ha conquistato oltre 15 milioni di persone in tutto il mondo. La formula vincente della precedente Clio IV era contenuta nel design nato dalla mano di Laurens van den Acker e, nella quinta che ora debutta in strada dopo essere stata svelata a marzo al salone di Ginevra, aggiornato e reso più moderno. Prima di tutto il cofano, con nervature ai fari a Led che permettono di vedere oltre 70 metri rispetto alla generazione precedente. Il posteriore è stato rivisto e assomiglia in alcuni tratti a Seat Ibiza. Ricordiamo che la competizione all’interno del segmento B è elevata e Clio torna a sfidare la rivale di sempre: l’altra francese Peugeot 208 (da poco svelata nella nuova edizione) fino alle piccole del gruppo Volkswagen (Ibiza, Polo e Fabia) e Ford Fiesta.

Ci vuole tanto di proprio per emergere nel segmento B e su Clio è stato fatto un lavoro di capitalizzazione e aggiornamento. La piattaforma utilizzata è la Cmf-b che, sviluppata in seno all’Aleanza Renault-Nissan è alla sua prima uscita pubblica. E bisogna ammettere che i tecnici hanno lavorato ottenendo un buon risultato. La piattaforma permette di adottare powertrain elettrificati, il primo modello è proprio Clio, e di introdurre sistemi di assistenza alla guida avanzati, si parla addirittura di livello 2. Oltre a una riduzione del peso di circa 50 chili.

La formula di Clio V è molto condensata; infatti, guardando le dimensioni notiamo che nonostante una diminuzione di 12 millimetri (lunga 4.050 mm, larga 1.798 mm) migliora l’abitabilità. Il bagagliaio vanta 391 litri. La carrozzeria è ribassata fino a 8 mm (ora 1.440 mm) per una maggiore aerodinamicità e sportività. I cerchi hanno dimensioni da 15 fino a 17”, a seconda delle versioni. A bordo la trasformazione è marcata: la plancia è allungata, le sedute sono state riviste migliorandone il comfort. Al centro della plancia è presente un display da 7” (disponibile fino a 9,3”) da cui si accede al Renault Easy Connect, che integra, in particolare, il nuovo sistema multimediale Renault Easy Link, completato dall’applicazione My Renault. Tutti i sistemi sono integrati con i protocolli Android Auto e Apple Car Play.

Per quanto riguarda le motorizzazioni, l’offerta è ampia: la gamma benzina comprende il mille aspirato Sce tre cilindri con due step di potenza (65 e 75 cv) e il più potente Tce (sempre 1.000 cc) da 100 cv, il quale entro la fine anno sarà disponibile in versione Gpl. Nato dalla collaborazione con Daimler e “rodato” su altri modelli, debutta su Clio il 1.3 litri TCe da 130 cv. Passando ai diesel, nella gamma è presente il 1.5 litri Blue dCi in due step di potenza: 85 e 115 cv.

Nel primo semestre del 2020 arriverà anche la versione elettrificata con il 1.6 unito a due motori elettrici e una batteria da 1,2 kWh. Anche in termini di sicurezza alla guida, Clio V è all’avanguardia avendo ottenuto le 5 stelle nei test Euroncap. Offre sistemi di assistenza alla guida di livello 2 (nella scala di 5 previsti dalla Sae) anche se questi non sono di serie, come nel caso dell’Highway and traffic jam campanion. Di serie sono invece la frenata di emergenza attiva con riconoscimento di pedoni e ciclisti, l’avviso di distanza di sicurezza e il riconoscimento dei segnali stradali.

Nella prova su strada abbiamo provato i due benzina 1 litro da 100 cv e il 1.3 da 130 cv, il primo con l’automatico a sei rapporti e il secondo con il manuale a cinque marce. In entrambi i casi il piacere di guida non viene messo in dubbio, anche se per ovvie ragioni il primo è un po’ più lento, soprattutto nelle riprese.

L’auto ha dimostrato agilità e precisione su strade con curve; sicurezza quando in autostrada, dove con l’azione di sistemi di assistenza alla guida risulta un po’ scattoso lo sterzo. Chiare le informazioni del cruscotto digitale, da noi provato nella versione da 7” e in seguito disponibile anche da 10. Sono tre le modalità di guida che rendono l’anima dell’auto adatta ai contesti da percorrere.

Il prezzo di listino parte da circa 15mila euro e raggiunge i 25mila nella versione top di gamma. Gli ordini sono già aperti mentre per trovarla nei concessionari arrivare nel mese di settembre.

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