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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2011 alle ore 09:32.

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L'importanza (relativa) dell'età

L'articolo 27 della manovra estiva 2011, modificando il regime dei minimi, spiega che le novità vengono introdotte «per favorire la costituzione di nuove imprese da parte di giovani ovvero di coloro che perdono il lavoro». In realtà, per accedere all'agevolazione non è prevista alcuna condizione collegata all'età (ad esempio, giovani con ...

Gli ex minimi («minimi con studi»)

Dal 1 gennaio 2012 non potranno più beneficiare del regime dei minimi, i contribuenti che pur possedendo i 10 requisiti «originari» per applicarlo, non hanno intrapreso «un'attività d'impresa, arte o professione" successivamente al 31 dicembre 2007 ovvero non rispettano le condizioni aggiunte dalla manovra 2011 (non esercizio di attività ...

Le vecchie opzioni e i nuovi minimi

In attesa di questi provvedimenti, si ritiene che nel 2012 non possano applicare il regime dei minimi neanche quei contribuenti che, pur avendo iniziato una nuova impresa o professione nel 2010 o 2011, nel rispetto delle nuove condizioni della manovra 2011, hanno optato per il regime ordinario, al fine di non applicare quello dei minimi, ...

L'uscita dai «minimi non nuovi» («minimi con studi»)

Come confermato dalla relazione al decreto legge, quello dei «minimi non nuovi» (minimi con studi) è un regime naturale e non su opzione, e infatti la norma prevede che chi vi finisce possa «optare per l'applicazione del regime contabile ordinario». Si tratta di un'opzione che ha le stesse regole di quella applicabile per uscire ...

Gli altri regimi agevolati

La manovra estiva (sempre all'articolo 27) prevede che «gli attuali regimi forfettari sono riformati e concentrati» per favorire la costituzione di nuove imprese da parte dei giovani e di coloro che perdono il lavoro. Nulla però viene detto del regime delle nuove iniziative, il quale prevede un'imposta sostitutiva del 10% e un calcolo ...