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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2012 alle ore 17:32.

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Se esercita la facoltà di cui all'articolo 1, comma 9 della legge 243/2004 e successive modificazioni, dovrà di conseguenza presentare richiesta formale per l'opzione della liquidazione della pensione con il sistema contributivo. Di conseguenza, si ritiene non utile il riscatto dei 3 mesi.
Giuseppe Rodà

Sono un dipendente privato e ho 58 anni e 10 mesi circa (sono nato a marzo del 1953) e lavoro ininterrottamente dal 30 novembre 1974 (37 anni di versamenti). Per andare in pensione dovrò attendere i 62 anni e/o i 42 di versamenti? Ai fini del calcolo della pensione, gli anni 2005-2009 sono stati notevolmente migliori (retribuzione) a questi ultimi e forse anche ai prossimi: saranno presi in considerazione?
Nella situazione esposta potrà essere tagliato per primo il traguardo della pensione anticipata secondo la manovra Monti tra diversi anni. La quota A della pensione retributiva verrà calcolata sulla media delle retribuzioni pensionabili ricavata dagli ultimi 5 anni, mentre quella B sulla media delle retribuzioni pensionabili derivante dagli ultimi 10 anni. Per i contributi riferiti dal 1° gennaio 2012 in poi scatterà una quota di pensione calcolata con il sistema contributivo.
Giuseppe Rodà

Sono nato il 30 dicembre 1955, ho iniziato a lavorare il 1° marzo 1971. Il 15 novembre ho maturato 2.080 settimane di contribuzione (40 anni). Vorrei sapere se, avendo questi requisiti, avrò ancora il vecchio scalone di 12 mesi?
Il lettore che ha maturato entro il 31 dicembre 2011 i requisiti ( 40 anni di contribuzione) per la pensione di anzianità potrà andare in pensione di anzianità, anche dopo il 2011, con la normativa precedente (compresa la finestra dei 12 mesi) la manovra Monti. Solo che per gli eventuali contributi riferiti dal 1° gennaio 2012 in poi scatterà una quota di pensione calcolata con il sistema contributivo.
Giuseppe Rodà

Vorrei sapere nel mio caso quando prenderò la pensione. Compirò i 60 anni il 10 dicembre di quest'anno. L'Inps mi ha certificato un totale di contributi, dal 1 gennaio 1968 al 31 maggio 1997, di 1.427 settimane. Quando andrò in pensione?
Con la manovra Monti si allunga l'età pensionabile per la pensione di vecchiaia nella maniera seguente. Vengono ridefiniti i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione di vecchiaia dalla manovra Monti. Eccoli: 62 anni per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico dell'AGO e delle forme sostitutive della stessa dal 1° gennaio 2012. Questo requisito anagrafico è fissato a 63 anni e sei mesi a decorrere dal 1° gennaio 2014, a 65 anni a decorrere dal 1° gennaio 2016 e 66 anni a decorrere dal 1° gennaio 2018. Resta in ogni caso ferma la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita secondo l'articolo 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.
Giuseppe Rodà

Sono un dipendente privato e compirò 65 anni il prossimo aprile. Verso i contributi dal 19 pttobre 1967 (dal 1 febbraio 1991 come dirigente). Che cosa cambia con la manovra Monti?
Dal 1° gennaio 2012, a tutti si applica il sistema contributivo pro-rata. Di conseguenza, anche per il lettore - per la parte di contribuzione dal 1° gennaio 2012 in poi - la pensione sarà liquidata con l'applicazione del sistema contributivo.
Aldo Forte

Sono una dipendente pubblica. Sono nata l'11 ottobre del 1952. Nell'ottobre di quest'anno maturerò 35 anni di contributi. Posso optare per il metodo di calcolo contributivo?
La lettrice potrà optare per il calcolo della pensione con il sistema contributivo, avvalendosi della possibilità prevista dall'articolo 1, comma 9, della legge 243/04 e successive modifche. In pratica, con 35 anni di contributi e 57 anni di età; sicuramente vi sarà una riduzione della pensione rispetto al retributivo.
Aldo Forte

Sono nato nell'agosto del 1951. Al 31 dicembre 2011 risulta dal certificato Ecocert un'anzianità contributiva di 1.870 settimane. Il patronato ha inoltrato la di pensione lo scorso 27 dicembre. In base alle indicazioni che mi hanno fornito, ho maturato 1.879 settimane di contribuzione. Ne consegue che potrò andare in pensione 18 mesi dopo il compimento dei 61 anni, quindi il 1° marzo del 2014. Trentasei anni corrispondono a 1.872 settimane?
Trentasei anni di contributi corrispondono a 1.872 settimane, 52 all'anno per 36. Se il patronato sostiene che sono state maturate 1.879 settimane, questa contribuzione va dimostrata. Occorre pertanto verificarla sulla base dei conteggi effettuati dall'Inps. Si potrebbe chiedere l'autorizzazione ai versamenti volontari e chiedere di versare per il semestre antecedente la data di richiesta di autorizzazione.

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