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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2012 alle ore 15:43.

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Maurizio Caprino

Ho una vecchia imbarcazione del 1965 di 13,30 metri. Che cosa prevede la manovra Monti?
La tassa sarà dovuta da maggio 2012 per ciascun giorno in cui la barca si troverà ormeggiata o in navigazione in acque pubbliche (o in concessione a privati) italiane. Sono previste riduzioni in base all'età dell'imbarcazione: dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione dell'unità da diporto, la tassa si riduce rispettivamente, del 15, del 30 e del 45 per cento.
Gli importi-base del tributo sono fissati in base alla lunghezza dell'imbarcazione (determinata secondo le norme armonizzate EN/ISO/DIS 8666 per la misurazione dei natanti e delle imbarcazioni da diporto), secondo la tabella pubblicata nel testo che precede queste risposte. La tassa è ridotta alla metà per le unità con scafo di lunghezza fino a 12 metri, utilizzate esclusivamente dai proprietari residenti, come propri ordinari mezzi di locomozione, nei comuni ubicati nelle isole minori e nella Laguna di Venezia, nonché per le unità di cui al comma 2 a vela con motore ausiliario.
Sono esenti le unità di proprietà o in uso allo Stato e ad altri enti pubblici, a quelle obbligatorie di salvataggio, ai battelli di servizio, purché questi rechino l'indicazione dell'unità da diporto al cui servizio sono posti, nonché alle unità di cui al comma 2 che si trovino in un'area di rimessaggio e per i giorni di effettiva permanenza in rimessaggio. Sono esenti anche le unità da diporto possedute ed utilizzate da enti ed associazioni di volontariato esclusivamente ai fini di assistenza sanitaria e pronto soccorso.
Sono tenuti al pagamento i proprietari, gli usufruttuari, gli acquirenti con patto di riservato dominio o gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate saranno stabilite le modalità ed i termini di pagamento della tassa, di comunicazione dei dati identificativi dell'unità da diporto e delle informazioni necessarie all'attività di controllo. I pagamenti sono eseguiti anche con moneta elettronica senza oneri a carico del bilancio dello Stato. La ricevuta di pagamento, che potrà essere anche elettronica, dovrà essere esibita dal comandante dell'unità da diporto all'agenzia delle Dogane oppure all'impianto di distribuzione di carburante, per l'annotazione nei registri di carico-scarico ed i controlli a posteriori, al fine di ottenere l'uso agevolato del carburante per lo stazionamento o la navigazione.
Data la prevedibile difficoltà nell'effettuazione dei controlli, la norma li ha affidati a un ampio ventaglio di soggetti: Capitanerie di porto, forze preposte alla tutela della sicurezza e alla vigilanza in mare, altre forze preposte alla pubblica sicurezza e altri organi di polizia giudiziaria. In caso di violazione, dovranno elevare un processo verbale di constatazione da trasmettere alla direzione provinciale dell'agenzia delle Entrate competente per territorio, in relazione al luogo della commissione della violazione, che procederà all'accertamento. Per quest'ultimo, la riscossione e il contenzioso si applicano le disposizioni in materia di imposte sui redditi; per l'irrogazione delle sanzioni si fa riferimento alle regole generali contenute nel Dlgs 472/97, tranne che per la definizione: se essa avviene entro 60 giorni dalla elevazione del processo verbale di constatazione mediante il pagamento dell'imposta e della sanzione minima ridotta al 50%. Va ricordato che il Dl 201/11 fissa la sanzione minima al 200% dell'importo non versato, quella massima al 300%. I ricorsi sono di competenza delle commissioni tributarie, ai sensi del Dlgs 546/92.
10. Per l'omesso, ritardato o parziale versamento dell'imposta si applica una sanzione amministrativa tributaria dal 200 al 300 per cento dell'importo non versato, oltre all'importo della tassa dovuta.
Maurizio Caprino

Perché si considera come parametro la lunghezza di una barca e non la potenza del motore?
Una barca a vela usata di 15 anni, di 10,6 metri vale 45mila euro. Con la manovra Monti paga 900 euro l'anno circa. Un motoscafo di nove metri da 200mila euro con 200 cv di potenza non paga nulla. La domanda è: perché?

Perché l'abbinamento barca-motore è variabile, anche su una stessa imbarcazione. Quel che si sarebbe potuto fare è il differenziare le tariffe tra barche a vela con motore soltanto ausiliario e barche a motore "vere e proprie (come i gommoni, che attualmente si sottraggono alla tassazione perché sotto i 10 metri di lunghezza ma sono dotati spesso di propulsori potenti e inquinanti).
Maurizio Caprino

Abbiamo ereditato da nostro padre una barca di 18 metri in sei, compreso un minore . Dal momento che non possiamo permetterci di utilizzarla abbiamo disdetto il posto barca e attualmente si trova a secco in un cantiere di rimessaggio . Dobbiamo pagare la tassa anche se la barca è a secco, inutilizzata?
La tassa è dovuta solo quando l'imbarcazione si trova in acque italiane (pubbliche o date in concessione ai privati), ormeggiata o in navigazione. Nulla è quindi dovuto per i giorno in cui l'imbarcazione è a secco.
Maurizio Caprino

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