Si riapre la rivalutazione dei beni

Un'ulteriore disposizione, prevede inoltre, la possibilità di riallineare «avviamenti, marchi di impresa e altre attività immateriali» derivanti da partecipazioni di controllo acquisite attraverso operazioni straordinarie, versando un'imposta sostitutiva, in un'unica tranche, pari al 16% dei maggiori valori riallineati. Tale facoltà è concessa a partire dalle operazioni effettuate nell'esercizio in corso al 31 dicembre 2012, ed il riconoscimento fiscale decorre a partire dal secondo anno successivo al riallineamento.
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Le misure
01|I SOGGETTI
Tutti i titolari di reddito di impresa, sia in contabilità semplificata che ordinaria, possono procedere alla rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni
02|LE ESCLUSIONI
Sono esclusi gli immobili merce destinati alla rivendita o allo scambio (e le rimanenze di merci in genere)
03|IMPOSTA SOSTITUTIVA
Affinché la rivalutazione abbia valenza fiscale e non solo civilistica è necessario versare l'imposta sostitutiva pari al 16% del maggior valore dei beni rivalutati, che va versata in tre scaglioni annuali con le medesime scadenze previste per le imposte dirette
04|LE RISERVE
Per affrancare le riserve generate dalla rivalutazione è necessario versare un'imposta sostitutiva del 10% del saldo attivo della rivalutazione
05|RIVALUTAZIONE FISCALE
La rivalutazione dei beni dell'impresa ha valenza fiscale dal terzo anno successivo a quello in cui è stata effettuata (2016 per i soggetti con periodo di imposta coincidente con l'anno solare)
06|RIALLINEAMENTO
Il riallineamento è possibile per i valori impliciti delle partecipazioni di controllo derivanti da «avviamenti, marchi di impresa e altre attività immateriali» (esplicitamente escluse dalla rivalutazione) in seguito a operazioni straordinarie di fusione o cessione d'azienda. Il riallineamento è subordinato al versamento dell'imposta sostitutiva del 16% del maggior valore delle partecipazioni e ha riconoscimento fiscale dal secondo esercizio successivo