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Giustizia, emergenza carenza risorse umane

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INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO

Oggi presso l'aula magna di Palazzo di giustizia si è tenuta la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario.

Risorse per la Giustizia. A rappresentare l'Ordine degli avvocati il segretario consigliere Enrico Moscoloni, che è intervenuto sottolineando l'importanza del tema della carenza di risorse umane. È recente il provvedimento del ministro della Pubblica amministrazione e ministero della Giustizia che avvia le procedure sullo sblocco della mobilità che permetterà a oltre mille dipendenti pubblici di essere reimpiegati negli uffici giudiziari. Questo permetterebbe di coprire mille posti sui circa 9mila vacanti nel personale amministrativo degli Uffici Giudiziari. “Sarebbe auspicabile che tale provvedimento trovi seguito in ulteriori iniziative dirette a reimpiegare nell'ambito giudiziario il personale della Pubblica Amministrazione in esubero” ha detto Moscoloni riferendosi anche alla proposta del Vice-presidente del CSM.

Risorse finanziarie, innovazione, sostenibilità. Non meno rilevante è il tema del reperimento delle risorse finanziarie necessarie al sostentamento delle attività degli uffici. Per il triennio 2015-2017 sono stati stanziati presso il Ministero della Giustizia 260 milioni per l'efficienza del sistema giudiziario che dovrebbero essere distribuiti agli uffici secondo un criterio meritocratico e, stando al primo Bilancio di Responsabilità Sociale recentemente presentato, all'Ordine meneghino non manca il merito, specie in tema di utilizzo efficiente delle risorse che passa dall'innovazione del PCT. Secondo i dati diffusi, la telematizzazione del processo civile presso il distretto milanese- capofila nazionale- ha largamente contribuito ad un risparmio nazionale stimato in 41milioni di euro. Ma il PCT è ancora una sfida se si considerano i problemi legati alla comunicazione dei disguidi tecnici sul territorio che talvolta disorientano gli utenti e quelli di tempestività di modifica del software in seguito all'adozione di modifiche alla normativa processuale che non sono sempre contestuali. A questo proposito è ancora l'Ordine a prendere l'iniziativa, proponendo la formazione di un nucleo operativo responsabile di risolvere queste evenienze sul piano nazionale.

L'iniziativa è di chi lavora sul campo. “E' proprio chi lavora sul campo quotidianamente e che si confronta con i problemi dentro e fuori dal Palazzo e ad avere le migliori intuizioni sulla via da percorrere” aggiunge Moscoloni, spiegando come anche la sensibilità alle urgenze sociale passi dallo stretto contatto con il territorio ,oltre che dalla collaborazione con gli uffici giudiziari e con le istituzioni. “L'interazione diretta con i cittadini ha dato vita negli ultimi anni a progetti molto apprezzati dai milanesi, basti pensare al successo degli avvocati in zona, al sempre crescente numero di istituti scolastici coinvolti nel progetto educazione alla legalità e all'insieme delle misure rivolte alle donne vittime di violenza”.

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