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Dossier Ecco quando e a chi conviene il 730 precompilato

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    Dossier | N. 4 articoli730 precompilato, istruzioni per l'uso

    Ecco quando e a chi conviene il 730 precompilato

    Il vero banco di prova dell’appuntamento - fissato per mercoledì 15 aprile - con la dichiarazione precompilata, che riguarderà quasi 20 milioni di contribuenti, sarà quello dell’effettiva convenienza dell’operazione.

    Dal Pin alle modifiche, guarda tutti i passaggi da seguire

    Da un lato ci sono i possibili vantaggi offerti dall’accettazione del “conto” preparato dal fisco: limitazione dei controlli ed erogazione immediata dei maxi-rimborsi. Dall’altro c’è la questione dei tempi e della “macchinosità” delle procedure di accesso alla precompilata online ma anche i costi che i contribuenti dovranno sostenere nel caso in cui decidano di affidarsi a un Caf o a un professionista abilitato per scaricare e poi inviare la dichiarazione.

    La sperimentazione della precompilata, che per il 2015 non conterrà tutte le informazioni sul contribuente (soprattutto quelle relative ai bonus fiscali), ha il vantaggio di sterilizzare i controlli dell’Agenzia sui dati trasmessi dai cosiddetti «soggetti terzi», ossia essenzialmente banche e assicurazioni. Così come non ci saranno i controlli preventivi su rimborsi oltre i 4mila euro (con possibili ritardi di erogazione) che sono previsti in presenza di detrazioni per familiari a carico o eccedenze dalla dichiarazione dell’anno precedente. In caso di modifiche o integrazioni «fai-da-te», invece, le Entrate effettueranno il controllo formale su tutti gli oneri indicati dal contribuente, compresi quelli trasmessi dai soggetti terzi.

    Ma quando si intende modificato il 730? In pratica, i vantaggi non scattano tutte quelle volte in cui le correzioni apportate cambiano il reddito o direttamente l’imposta dovuta. Vale però la pena di ricordare che nella gran parte dei casi (nelle settimane scorse le stesse Entrate hanno stimato la necessità di ricorrere a integrazioni in 7 casi su 10), almeno quest’anno, la precompilata andrà ritoccata. Per esempio, andranno inserite le spese mediche che dovrebbero comparire in automatico dal prossimo anno.

    Un modo per limitare le verifiche del fisco è farsi assistere dal Caf o da un professionista: le responsabilità, in questi casi, ricadono infatti sui soggetti incaricati che addirittura rispondono per imposte, sanzioni e interessi, a meno che non riescano a provare il dolo del contribuente. Ed è questo il motivo per cui gli intermediari sono alle prese con il problema della copertura assicurativa, dopo il via libera arrivato due settimane fa dall’Ivass (l’Authority di settore). «Non abbiamo ancora convenzioni attive - segnala Luigi Mandolesi, delegato fiscalità del Consiglio nazionale dei commercialisti - ma nei prossimi giorni contiamo di trovare una o più soluzioni per i nostri iscritti». La scelta di delegare a un Caf o a un professionista l’accesso e la trasmissione del 730 precompilato potrebbe però risultare una soluzione obbligata per tutti i contribuenti che non hanno dimestichezza con il pc e con internet. A non rendere così semplice la procedura c’è la necessità di chiedere le credenziali di accesso, tramite una procedura in due fasi, alla sezione del sito dell’Agenzia che contiene le dichiarazioni.

    Se da un lato delegare a un professionista semplifica le cose, dall’altro comporta una spesa. Quindi sarà bene prepararsi e valutare attentamente a chi consegnare la delega. Dal canto suo, il coordinatore della Consulta nazionale dei Caf, Valeriano Canepari, assicura che «l’indicazione data ai centri di assistenza fiscale è stata di non procedere con aumenti. Al massimo le tariffe potrebbero essere riviste di qualche euro, ma si tratta di piccoli ritocchi. In ogni caso, il consiglio per i contribuenti a cui i Caf chiedono cifre sopra la media è quello di cambiare intermediario».

    . @Francescami

    .@par_gio

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