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Precompilata, caccia alle polizze

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dichiarazioni 2015

Precompilata, caccia alle polizze

Caf e professionisti ancora in cerca di assicurazione per il 730 precompilato. A pochi giorni dal 15 aprile, quando l'agenzia delle Entrate metterà a disposizione per la prima volta il modello già in parte predisposto, gli intermediari sono ancora alle prese con la ricerca di una copertura per tutelarsi dal rischio di errori nell'apposizione del visto che li chiamerebbe a rispondere di imposte, sanzioni e interessi. Da un lato, infatti, il provvedimento dell'Ivass (l'Authority di settore) ha riconosciuto che gli importi eventualmente dovuti hanno natura risarcitoria e non sanzionaroria, aprendo così la strada all'assicurabilità (si veda «Il Sole 24 Ore» del 22 marzo scorso); dall'altro, però, c'è una valutazione di costi/benefici tra la ricerca e la successiva sottoscrizione di una polizza e la reale convenienza a fornire assistenza sul 730.

Un discorso che riguarda, soprattutto, i professionisti. Su questo fronte, bisogna registrare che l'operazione «730 precompilato» sembra destinata a partire per il momento senza una convenzione assicurativa per gli iscritti all'Ordine dei commercialisti. «Entro la metà di maggio contiamo di pubblicare il nuovo bando di gara europeo per l'assicurazione - spiega il consigliere del Consiglio nazionale dei commercialisti, Antonio Repaci - ma per adesso non c'è alcuna convenzione attiva». Significa, in pratica, che ogni professionista deve attrezzarsi in proprio per trovare una compagnia che lo assicuri. L'assicurazione professionale è obbligatoria: le polizze si aggirano attorno ai 150 euro all'anno, ma non coprono le responsabilità relative al visto di conformità necessario per chi assiste i clienti nella compilazione e nell'invio della dichiarazione dei redditi.

«I commercialisti che intendono svolgere questa attività - spiega Repaci - devono chiedere alla propria compagnia assicurativa una integrazione della polizza, che a questo punto può arrivare a costare tra i 250 e i 300 euro all'anno». La “convenienza”, quindi, è tutta da valutare: «Abbiamo stimato - spiega il consigliere del Cndcec - che solo per ripagare la spesa dell'assicurazione servono 30 modelli 730, ossia 30 clienti».
Non è escluso, dunque, che qualche professionista - almeno per quest'anno - scelga di non integrare la propria polizza assicurativa e di rinunciare al lavoro di assistenza per la trasmissione del 730 precompilato. «Ma ci auguriamo - conclude Repaci - che il bando di gara ci permetta di avere una convenzione vantaggiosa per i nostri iscritti».

L'obbligo assicurativo non riguarda solo i commercialisti ma anche i centri di assistenza fiscale: alla Consulta nazionale dei Caf è arrivata nei giorni scorsi una prima proposta da una compagnia assicurativa estera che ha già sottoscritto un accordo con un Caf. «Stiamo valutando la proposta - spiega il coordinatore Valeriano Canepari - ma allo stesso tempo aspettiamo di riceverne altre, visto che altre due compagnie assicurative italiane ci hanno chiesto alcuni dati per poter elaborare un'offerta da presentarci».

I tempi, però, stringono: da mercoledì sarà attivo sul sito dell'agenzia delle Entrate il link che permette di scaricare il modello 730 precompilato attraverso l'inserimento dei codici di autenticazione. Nei primi tre mesi del 2015, secondo i dati diffusi ieri dall'Agenzia e anticipati il 30 marzo dal «Sole 24 Ore», sono stati 500mila i contribuenti che hanno richiesto il Pin di accesso a Fisconline. Sale così a quota 2,5 milioni il numero di persone abilitate ai servizi telematici delle Entrate. Oltre ai codici di Fisconline, però, è possibile utilizzare per la precompilata anche il codice Pin dell'Inps, che al momento è in possesso di 4,5 milioni di cittadini: sono, quindi, 7 milioni gli italiani potenzialmente pronti per accedere online alla propria dichiarazione precompilata.

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