Norme & Tributi

2/6 Decreti fiscali / Sanzioni penali e amministrative

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    Sul fronte penale il decreto sulla revisione delle sanzioni punta a ridurre le pene per i reati considerati più lievi e senza fare sconti per le frodi soprattutto quelle documentali. Non ci sarà la soglia di non punibilità del 3% dell'imponibile che tanto aveva fatto discutere a dicembre, così come quella da mille euro sotto la quale sarebbe stata depenalizzata l'emissione di false fatture. Per gli omessi versamenti Iva la soglia di 50mila euro oltre la quale scatta il reato passa con il decreto a 250mila euro. In arrivo anche una sorta di ravvedimento: se il contribuente paga il suo debito prima delle contestazioni del fisco estingue il reato. La novità su cui si è continuato a ragionare fino a oggi è la riforma delle sanzioni amministrative. La quadra sarebbe stata trovata nella mitigazione secondo principi di proporzionalità. Si prenda la sanzione per omessa dichiarazione Irpef, Ires, Irap e Iva: oggi scatta la sanzione del 100 o del 200% se il contribuente non presenta la denuncia al fisco entro la fine dell'anno. Se il decreto fosse approvato, avrà un anno di tempo per presentare la dichiarazione e avrà diritto a sanzioni ridotte. Sarebbe inoltre prevista una riduzione per chi evade poco (si va verso il 20% se la maggiore imposta o il minor credito accertati sono inferiori al limite del 3% di quanto dichiarato e complessivamente inferiori a 30mila euro) e senza aver usato falsi documenti, artifici o raggiri.

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