Norme & Tributi

4/5 Come cambia il falso in bilancio / L’applicazione

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    La soppressione del «falso valutativo» di fatto ha aperto una falla nella punibilità dei reati societari. Infatti, solo due giorni dopo l’entrata in vigore della legge anticorruzione, giovedì 16 giugno, la Cassazione ha annullato la condanna dell’ex sondaggista Luigi Crespi e di due coimputati. La ragione, si legge adesso con il deposito della motivazione, è la modifica legislativa in base alla quale non è più contemplata l’ipotesi del falso «ancorché oggetto di valutazioni», espunto dalla versione finale del nuovo articolo 2622 del Codice civile. In sostanza, i comportamenti punibili oggi (e, per il principio del favor rei, anche tutti i reati in corso di accertamento o accertati) sono l’esposizione di «fatti materiali non rispondenti al vero» oppure l’omissione a bilancio di «fatti materiali rilevanti». Fuori dall’alveo della punibilità restano quindi tutte le poste che vengono (quasi) liberamente apprezzate da chi redige il bilancio utilizzando criteri valutativi

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