Norme & Tributi

La voluntary ha targa svizzera, Montecarlo grande assente

  • Abbonati
  • Accedi
RIENTRO DEI CAPITALI

La voluntary ha targa svizzera, Montecarlo grande assente

Metà delle operazioni di voluntary disclosure hanno un valore inferiore al milione di euro e in più di otto casi su dieci i patrimoni rientrano dalla Svizzera. Questa la fotografia, aggiornata al 13 novembre, sulla base dei dati forniti da Generale servizi amministrativi (Gsa), joint venture tra MutuiOnLine e Generale Fiduciaria.

I valori aggiornati, e sempre riferiti alle operazioni seguite da Gsa, confermano in gran parte quelli rilevati alla fine di settembre (si veda «Il Sole 24 Ore» dell’11 ottobre). Si rileva una leggera crescita della quota di patrimoni tra 5 e 10 milioni di euro (dal 5,5 al 6%) mentre il taglio sotto il milione cala dal 53 al 50,3 per cento. Quanto alle provenienze, la quota della Svizzera scende dall’85 all’82%, mentre crescono leggermente Lussemburgo, Liechtenstein e San Marino.

«L’incremento dei patrimoni di maggior valore – commenta Alessandro Fracassi, amministratore delegato di Gsa – può essere determinato dal fatto che situazioni più complesse hanno richiesto più tempo per essere elaborate o per raccogliere la documentazione necessaria». Quanto alla scarsa incidenza del Principato di Monaco, invece, «ho la sensazione che la presa di coscienza delle banche in Svizzera sia meno presente nel sistema monegasco».

In prospettiva, almeno per Gsa, il quadro non dovrebbe mutare in quanto la società sta ora lavorando sui patrimoni emersi, che andranno nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.

Comunque, con l’approvazione definitiva della proroga votata venerdì pomeriggio dalla Camera, la finestra è stata estesa al 30 novembre e c’è tempo fino al 30 dicembre per l’integrazione delle domande e per la relazione illustrativa. «La proroga si era resa necessaria – ha affermato Giovanni Sanga, relatore alla Camera della legge – per cogliere appieno gli effetti del rientro dei capitali, un’operazione di trasparenza maturata in un contesto internazionale nuovo e molto favorevole. Voglio sottolineare che, con la nuova finestra di accesso fino al 30 novembre, raggiungeremo gli obiettivi prefissati sia di emersione sia di gettito fiscale. Gettito che non sarà “one shot”, come in passato, ma sarà invece garantito anche per gli anni a venire sulla base dei rendimenti accertati». (M.Pr.)

© Riproduzione riservata