«A oggi, le prime analisi effettuate evidenziano un positivo avvio del sistema 730 precompilato: al 20 settembre 2015 risultano inviati circa 19,5 milioni di modelli 730 contro i 18,5 milioni del 2014». Così il direttore dell’agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, nel corso di un’audizione di fronte alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria. «La dichiarazione precompilata - ha aggiunto Orlandi - rappresenta una sfida di miglioramento della governance fiscale, in linea con le raccomandazioni della Commissione europea agli Stati membri, volte a promuovere una maggiore efficienza delle autorità fiscali e a improntare il rapporto tra l’amministrazione finanziaria e il contribuente sulla reciproca trasparenza e fiducia».
Nel 2016 allo studio ampliamento delle voci
L’agenzia delle Entrate sta studiando l’ampliamento delle voci di spesa che danno diritto a detrazioni nel 730 precompilato. Oltre al capitolo sanitario, Orlandi ha indicato gli altri ambiti che potranno essere inseriti nella dichiarazione. In particolare si tratterà dei contributi versati per la previdenza complementare, le spese funebri, i costi per i corsi di laurea e la prima rata dei pagamenti per la riqualificazione del patrimonio immobiliare.
Auspicabile una razionalizzazione delle spese
Allo stesso tempo per il direttore delle Entrate è «auspicabile un complessivo intervento normativo volto a razionalizzare gli oneri e le spese detraibili, con particolare riferimento alla semplificazione delle regole di funzionamento delle misure agevolative». In questa direzione «gli interventi contenuti nel disegno di legge di stabilità 2016 finalizzati a rendere più semplici le modalità di determinazione degli oneri detraibili per le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria e per le spese funebri».
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