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Bollette, banche, pensioni, casa: ecco le novità in arrivo…

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cosa ci aspetta nell’ANNO NUOVO

Bollette, banche, pensioni, casa: ecco le novità in arrivo con il 2016

Arriva il nuovo anno e si porta dietro un carico di novità per famiglie, imprese e professionisti. Vediamo quali sono le principali modifiche che ci aspettano dal prossimo 1° gennaio.

1) Bollette elettriche e del gas meno care
Un sospiro di sollievo per le tasche delle famiglie italiane? È quello che sembra prefiguarsi con l’aggiornamento delle tariffe da parte dell’Authority per l’energia. All'orizzonte, secondo l’autorità di settore, si prefigura un doppio ribasso per le bollette di luce e gas. Per la famiglia-tipo, la bolletta dell'elettricità segna un calo dell'1,2%, mentre quella del gas una riduzione del 3,3%, con risparmi complessivi nei 12 mesi per quasi 60 euro. Dal 1° gennaio, inoltre, scatta la riforma del sistema di tariffazione dei consumi energetici.
Le modifiche in arrivo prevedono un graduale abbandono della struttura progressiva delle tariffe e degli oneri elettrici, in cui il costo unitario del Kwh cresce per scaglioni all'aumentare dei prelievi. Al termine del processo, strutturato in 3 anni, la tariffa di rete e gli oneri di sistema, pari a oltre il 40% della bolletta, saranno uguali per tutti.

2) «Bail in» per le banche in crisi
A partire dal prossimo 1° gennaio cambia il meccanismo per garantire il salvataggio delle banche in stato di crisi. In estrema sintesi, non sarà più lo Stato a intervenire e le passività scoperte degli istituti di credito verranno colmate da una “garanzia interna”, ossia dagli investimenti degli azionisti, di chi detiene obbligazioni subordinate delle banche stesse, e dai conti correnti superiori ai 100mila euro.

3) Pensioni: aumentano i requisiti per «vecchiaia» e uscita anticipata
Aumenta l’aspettativa di vita. Di per sé potrebbe essere una bella notizia se non fosse che allontana sempre di più il traguardo della pensione. Proprio in considerazione degli adeguamento con le aspettative della durata della vita, dal 2016 salgono i requisiti per la pensione di vecchiaia. Vediamo nel dettaglio: per i lavoratori dipendenti dei settori privato e pubblico, per le lavoratrici del pubblico e per gli autonomi, saranno necessari 66 anni e 7 mesi di età. Per le lavoratrici dipendenti del privato, ci vorranno 65 anni e 7 mesi; per le autonome 66 anni e 1 mese. Mentre il requisito contributivo, è di 20 anni per tutti. Discorso simile per l’ex pensione di anzianità. Dal prossimo anno, infatti, aumentano anche i requisiti per accedere alla pensione anticipata. Per i lavoratori dipendenti del settore privato e del settore pubblico, per i lavoratori autonomi, sarà necessario essere in possesso di 42 anni e 10 mesi di contribuzione. Per le donne - tanto nel pubblico quanto privato e per le autonome - serviranno 41 anni e 10 mesi di contribuzione.

4) Addio alla Tasi sull’abitazione principale
Il 16 giugno 2016, quando i proprietari di immobili saranno chiamati alla cassa per l'acconto Imu e Tasi, ci sarà una significativa novità. Non si pagherà più, infatti, sull’abitazione principale in quanto la legge di Stabilità azzera la Tasi su 19,8 milioni di abitazioni principali, con la sola eccezione delle case di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9). Esentate anche fino a un massimo di tre pertinenze, una per categoria catastale: C/2 (soffitta o cantina), C/6 (box auto) e C/7 (tettoie). Dove il Comune l'aveva introdotta, è abolita anche la Tasi pagata dall'inquilino che affitta una casa come abitazione principale.

5) Pagamenti in contante ammessi fino a 3mila euro
Più libertà di utilizzare il contante. A partire dal 1° gennaio 2016 si potrà pagare cash fino a 2.999,99 euro. La soglia in vigore ancora fino al 31 dicembre è di 999,99 euro ed è stata introdotta dalla manovra salva-Italia del dicembre 2011. Le sanzioni previste vanno dall'1% al 40% dell'importo trasferito oltre il limite consentito, con un minimo applicabile di 3mila euro. In ogni caso, però, dal 1° gennaio resterà a mille euro la soglia per i money transfer e le Pa dovranno comunque pagare le somme (erogate a qualsiasi titolo) superiori a mille euro esclusivamente con l'utilizzo di strumenti telematici. Le modifiche introdotte dalla legge di Stabilità in questa materia puntano, però, anche a estendere l'obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare pagamenti anche mediante carte di credito, oltre che di debito, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica. Inoltre dal 1° luglio 2016 l'obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica riguarderà anche i dispositivi di controllo di durata della sosta.

6) Telepass: ritocchi al canone Premium
Anche per chi viaggia spesso in auto. Da gennaio 2016 il canone Telepass Premium passa da 0,78 a 1,50 euro mensili, comprensivi anche del soccorso stradale sulla viabilità ordinaria. Tuttavia chi è già abbonato continuerà a pagare la tariffa del 2015 per tutto il nuovo anno e a fine 2016 potrà scegliere se passare all'abbonamento base (non soggetto ad aumenti) oppure terminare il servizio. Assieme alla tariffa Premium, aumenteranno anche la tariffa Telepass Family (da 2,33 a 4,50 euro ogni tre mesi), e la tariffa Telepass Twin (da 4,13 a 6,30 euro ogni tre mesi). I clienti avranno, comunque, 60 giorni di tempo dal ricevimento della comunicazione di variazione delle tariffe da parte della società Telepass, per dichiarare la propria intenzione di recedere dal contratto.

7) Cartelle di Equitalia con meno costi di aggio
Per le cartelle di Equitalia del nuovo anno si profila una riduzione dei costi complessivi a carico dei contribuenti. L'aggio della riscossione - ossia il compenso spettante al concessionario pubblico per l’attività di recupero svolta - passa dall'8 al 6 per cento. Vanno, però, fatte delle distinzioni perché l’aggio in realtà viene modulato a seconda delle diverse fasi del recupero. Se si tratta di riscossione spontanea effettuata a mezzo ruolo, l'onere di riscossione è ridotto all'1%; se il pagamento delle somme iscritte a ruolo avviene entro il 60° giorno dalla notifica della cartella, l'aggio è del 3%; si applica, invece, il 6% in tutti i casi diversi dai precedenti.

8) Lavoro: la decontribuzione per neoassunti diventa più leggera
Confermato anche per il prossimo anno l'esonero contributivo per le imprese che assumono stabilmente ma lo sconto sarà in versione più contenuta rispetto al 2015. Per i nuovi contratti a tempo indeterminato stipulati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, infatti, lo sgravio consisterà nel mancato versamento del 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi Inail) nel limite di 3.250 euro su base annua e per un periodo massimo di 24 mesi. Per il Sud l'incentivo dovrebbe essere esteso anche per le assunzioni effettuate nel 2017 in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, con possibilità di aumentare la durata e la misura. Sarà necessario attendere, però, un decreto attuativo.

9) Partite Iva: cambiano le regole per il regime agevolato
Dal 1° gennaio 2016 scatta il restyling del regime forfettario destinato alle piccole partite Iva. Vengono ritoccate al rialzo (quindi con più possibilità di entrare) tutte le soglie di ricavi/compensi. In particolare, per chi esercita attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie di istruzione, servizi finanziari e assicurativi la soglia sale da 15mila euro a 30mila euro. Dal punto di vista previdenziale, il reddito forfettario costituisce base imponibile per determinazione dei contributi, che verranno ridotti del 35 per cento. Inoltre per le start-up, l'imposta sostitutiva prevista nel regime forfettario, per i primi 5 anni passa dal 15% al 5 per cento.

10) Ancora bonus in formato maxi per lavori in casa e risparmio energetico
Allungano di un anno i bonus in formato maxi per lavori in casa e risparmio energetico. La detrazione del 50% sulle spese di recupero edilizio degli immobili residenziali viene prorogata fino al 31 dicembre 2016: la spesa massima su cui applicare lo sconto fiscale del 50% è 96mila euro per unità immobiliare, mentre i lavori devono essere come minimo di manutenzione straordinaria perché la semplice manutenzione ordinaria è agevolata solo per le parti comuni condominiali. E ancora per dodici mesi sarà al 65% la detrazione sulle spese di riqualificazione energetica degli edifici (cambio infissi, sostituzione caldaie, coibentazioni, pannelli solari termici, tende solari). Inoltre il bonus viene esteso alle spese per i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative. Inoltre chi si trova nella “no tax area” potrà cedere la detrazione per le spese di riqualificazione delle parti comuni condominiali alle imprese che effettuano i lavori.

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