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Dossier Digital tax nel 2017 e fisco sempre più telematizzato

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Dossier | N. 6 articoliTelefisco 2016

Digital tax nel 2017 e fisco sempre più telematizzato

La digital tax sarà operativa nel 2017. La promessa è stata fatta da Enrico Zanetti, sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze intervistato a Telefisco. La norma, però, a dispetto del nome non è una tassa sul digitale, ma una disposizione antielusiva che dovrebbe impedire ai grandi operatori del web di pagare, come avviene ora, una quota minima di tasse sui redditi reali prodotti in Italia in quanto gli stessi vengono “caricati” sulle sedi sociali situate in Paesi a fiscalità privilegiata. A questo riguardo “il problema sta a monte, nella normativa internazionale – ha affermato Zanetti -. La norma che come movimento politico (Scelta civica) abbiamo proposto è diversa da quella del passato ed è stato raggiunto un accordo con la altre forze politiche per l'operatività della digital tax nel 2017. Ora si sta già lavorando nell'ambito di tavoli tecnici a cui partecipano il ministero dell'Economia e la Presidenza del consiglio dei ministri”.

Quanto al rapporto tra fisco e contribuenti, il sottosegretario ritiene importante proseguire sul fronte della telematizzazione. Dopo il 730 precompilato il prossimo passo è la fatturazione elettronica ma senza obblighi. “Il contribuente deve scegliere la fatturazione elettronica perché è facile da usare, non perché è obbligatoria, altrimenti non c'è nemmeno la necessità di rendere friendly questo strumento”. Per il processo telematico in ambito tributario, invece, si è prossimi ad ampliarne l'applicazione. Dopo la sperimentazione in Umbria e in Toscana, sempre su base volontaria, in tempi ragionevoli l'implementazione sarà estesa alle altre regioni (Lombardia, Emilia Romagna e Campania potrebbero essere le prime).

L'evoluzione del fisco, con l'implementazione di banche dati e l'utilizzo integrato delle informazioni contenute, determina un'accresciuta capacità per l'amministrazione di contrastare l'evasione. In questa direzione va la recente disposizione che obbliga le Procure a informale l'amministrazione finanziaria in caso di fatti che hanno rilevanza fiscale. “Si sta cercando di costruire – ha sottolineato Zanetti – un Paese in cui sia più facile essere oggetto di accertamento se si è un commerciante in nero piuttosto che uno con uno studio di settore non completamente allineato”. Quindi un fisco sempre più capace di colpire là dove serve veramente, evitando di complicare la vita ai contribuenti.

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