Norme & Tributi

Tribunali ad attività limitata

  • Abbonati
  • Accedi
Diritto

Tribunali ad attività limitata

  • –Donatella Stasio

ROMA

Tribunali ad attività ridotta per mancanza di cancellieri. La protratta e progressiva scopertura di personale amministrativo sta costringendo alcuni uffici, a Milano, Bergamo, Monza, Prato, ad adottare misure estreme, dalla chiusura parziale delle cancellerie alla riduzione delle udienze, con conseguente dilatazione dei tempi dei processi e inevitabili disagi per l’utenza, a cominciare dagli avvocati. Né si escludono «interventi più radicali».

Questi uffici sono la rappresentazione plastica dell’emergenza più acuta che sta attraversando il servizio giusizia e che certamente verrà rilanciata nelle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario in programma oggi nei distretti di Corte d’appello. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, continua a rivendicare di aver rotto l’immobilismo di 25 anni, assumendo, anche grazie alla mobilità, più di 4mila unità di personale amministrativo, che entro un paio d’anni prenderanno servizio, aggiungendosi ai 593 già immessi negli uffici giudiziari. Ma i magistrati lamentano l’insufficienza e l’inadeguatezza dell’intervento ministeriale sia perchè i tempi del ricambio non consentono neanche di rimpiazzare il turn over dell’ultimo anno, derivante da pensionamenti e cessazioni (per cui il saldo è negativo), sia perché finora la distribuzione dei nuovi ingressi è stata «irrazionale», sia perché, trattandosi di mobilità da altre amministrazioni, quegli ingressi avranno bisogno di una formazione specifica per trasformarsi in buoni assistenti, cancellieri e funzionari.

A Monza e a Milano hanno ridotto l’orario delle cancellerie. Nell’uficio Gip del capoluogo lombardo (che per dimensioni corrisponde a un Tribunale medio) le cancellerie rimangono chiuse dalle 9,00 alle 11,00, idem per l’ufficio decreto penale mentre per l’ufficio sentenze la chiusura è di due giorni alla settimana. Lo hanno deciso il presidente Aggiunto, Claudio Castelli, e il Dirigente amministrativo del Tribunale, con un provvedimento del 2 dicembre, reiterato il 20 gennaio. La situazione è considerata «insostenibile» poiché la scopertura dell’organico ha toccato il 30%, in un ufficio già penalizzato nel rapporto nazionale tra numero di magistrati e di personale, pari a 2,52 (l’ufficio più fortunato d’Italia è Sulmona, con 6,6). Da Milano chiedono di agire subito e con una distribuzione oculata, non indiscriminata com’è stato finora. Dai dati ministeriali (risalenti al 2013) emerge infatti che 18 Tribunali avevano un surplus di organico e che 40 avevano invece scoperture superiori al 20 per cento. «La situazione oggi è peggiorata in molte sedi, tra cui la nostra» dice Castelli, ricordando che, con la prima tranche di mobilità, un addetto è stato inviato a Bergamo, 33 tra tutti gli uffici di Milano, 112 tra quelli di Roma, 116 tra quelli di Napoli. Quindi il problema non è chiedere nuove assunzioni, precisa Castelli, ma insistere per tempi rapidi, per un immediato sostegno degli uffici più in sofferenza, per una distribuzione equa e per un piano nazionale di formazione.

A Prato la scopertura arriva al 34% nella cancelleria Gip/Gup, chiusa un giorno a settimana; le udienze sono state contingentate (una commessa brava e volonterosa funge da cancelliera). Al Tribunale di Bergamo - da sempre tra i più produttivi - la situazione è diventata drammatica. Già nel 2013 risultava in «fascia rossa» per carenza di personale, insieme a Milano, Monza, Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere, tutti al di sotto del 2,5 nel rapporto tra personale amministrativo e giudici. Allora la scopertura era del 20,1% ora è quasi del 40%, e non sono previsti arrivi per la mobilità. Di qui l’adozione di misure «drastiche» nel penale, seppure «dolorose», prese dal Presidente del Tribunale, Ezio Siniscalchi, il 14 gennaio: riduzione delle udienze del giudice monocratico (da 23-26 settimanali a 18), dei procedimenti del Gip (da 25 a non più di 12), con inevitabile allungamento dei tempi dei processi (tranne quelli con detenuti), chiusura delle cancellerie Gip/Gup il giovedì, oltre al lunedì. Gli avvocati stanno con il presidente Siniscalchi, e anche loro chiedono al ministro un intervento urgente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA