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Arriva il congedo mestruale (ma non in Italia)

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LAVORO

Arriva il congedo mestruale (ma non in Italia)

Per le donne che soffrono di dismenorrea - ossia il ciclo mestruale doloroso - arriva il congedo mestruale. Lo ha introdotto la Coexist, un’azienda di Bristol che ha deciso di inserire nello statuto l’esenzione dal lavoro per le impiegate con il ciclo. Durante «quei giorni lì» (come recitava una nota pubblicità televisiva) circa il 15% delle donne ha dolori intensi che non permettono di svolgere alcuna attività lavorativa. Eppure, secondo quanto ha dichiarato la direttrice di Coexist Bex Baxter, «molte dipendenti si sentono in colpa e in imbarazzo a mettersi in malattia per qualcosa che le mette fuori uso una volta al mese e quindi piuttosto tendono a nasconderlo».

Così l’azienda inglese ha deciso di concedere alle dipendenti un congedo a cadenza mensile che garantisca alle donne di poter restare a casa nei giorni in cui i dolori mestruali sono più forti. Alla Coexist hanno fatto le cose seriamente e hanno addirittura valutato che appena finito il ciclo le donne sono tre volte più produttive del solito.

L'idea della Coexist, però, ha alcuni precedenti: la Nike ha inserito il congedo mestruale nel proprio codice di condotta sin dal 2007, ma in Giappone alcune aziende avevano adottato il “seirikyuuka”, cioè il congedo, addirittura nel 1947 e un anno dopo la stessa pratica era stata introdotta in Indonesia. Più recentemente, il congedo per le donne che soffrono di dismenorrea è stato adottato anche in Sud Corea (nel 2001) e a Taiwan (nel 2013).

E in Italia? Ancora niente, nonostante i dati sulla dismenorrea siano allarmanti: dal 60% al 90% delle donne soffrono durante il ciclo mestruale e questo causa tassi del 13–51% di assenteismo a scuola e del 5-15% di assenteismo lavorativo.

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