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Isee meno rigido per l’università

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ISTRUZIONE

Isee meno rigido per l’università

Arginare l’effetto del nuovo Isee che in quest’anno accademico sta escludendo dalla borsa di studio fino a oltre il 20% degli studenti dell’anno precedente. Questo l’obiettivo del decreto appena firmato dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che di fatto alza per l’anno accademico 2016/2017 le soglie massime Isee e Ispe rispettivamente a 23mila e a 50mila euro (quest’anno sono a 21mila e 35mila).
Dopo un lungo pressing degli studenti universitari che hanno criticato in più occasioni le nuove modalità di calcolo dell’indicatore del reddito e del patrimonio che hanno colpito molti beneficiari dell’anno passato il Miur ha deciso dunque di correre ai ripari: «Con questo decreto - avverte la Giannini - c’è un recupero notevole del calo di borse di studio che si attestava al 21%, secondo le nostre previsioni si arriverà a un recupero del 20%, quindi quasi tutto».

Per ridurre l’impatto negativo di quest’anno del nuovo Isee sul diritto allo studio (se su media nazionale oltre il 20% degli studenti ha perso la borsa di studio nell’ultimo anno accademico, in Sicilia si è raggiunta una punta del 40%) alcune Regioni nei mesi scorsi hanno messo in campo interventi compensativi. «Sono d’accordo - ha ammesso il ministro - con quella parte degli studenti che costruttivamente dice che c’è stata una penalizzazione forte nell’applicazione di certi parametri: li abbiamo rivisitati venendo incontro alle loro richieste e facendo con il ministero del Lavoro la valutazione di quanto si recupera e di quanto si rimanga in un quadro di equità e di diagnosi di evasione fiscale». Cantano vittoria le associazioni studentesche, che nelle scorse settimane hanno portato avanti una battaglia su questo fronte chiedendo tra le altre cose l’abolizione dell’indicatore Ispe. «Questo decreto è importantissimo - avverte Andrea Fiorini, presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari - adesso la priorità è che le Regioni attestino la propria soglia Isee e Ispe il più vicino possibile alla soglia massima così come adeguata dal decreto appena firmato»

Sempre ieri la commissione Cultura della Camera ha approvato all’unanimità la risoluzione che impegna il governo a rivedere la normativa Isee e Ispe per estendere la platea dei beneficiari del diritto allo studio universitario. «Con le nuove soglie si amplierà la platea degli idonei ai benefici del diritto allo studio, che aveva subito una contrazione significativa con le nuove modalità di calcolo dell’Isee e dell’Ispe sebbene non fossero intervenute modifiche nel reddito o patrimonio delle famiglie», avverte Manuela Ghizzoni (Pd).

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