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Canone Rai, elenchi corretti alle aziende entro il 31 maggio

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Canone Rai, elenchi corretti alle aziende entro il 31 maggio

Ultimi ritocchi alla macchina del nuovo canone Rai: il decreto Sviluppo-Economia che definisce alcune regole importanti (e i cui contenuti sono già stati anticipati dal Sole 24 Ore del 3 e 17 marzo) è in passaggio al Consiglio di Stato, uno degli ultimi atti prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Già pubblicato, invece, il provvedimento delle Entrate sull’autocertificazione di chi non paga il canone perché non possiede apparecchi Tv (si veda Il Sole 24 Ore del 22 e 26 marzo).

Le norme danno attuazione ai princìpi, contenuti nella legge 208/2015, che in sostanza attribuiscono il canone Tv a ogni famiglia anagrafica (indipendentemente dal numero dei componenti e dalle residenze possedute) direttamente sulla bolletta elettrica relativa al luogo di residenza. Si pagherà in dieci rate (raggruppate in bimestri o trimestri) e la prima maxi-rata arriverà a luglio 2016. Per i dati sulle «famiglie anagrafiche» le Entrate potranno chiedere ai Comuni ed è probabile che saranno coinvolti in molti, data la situazione delle banche dati fiscali e dell’Anagrafe tributaria.
Il compenso per le imprese elettriche sarà di 14 milioni per il 2016 e altrettanti per il 2017.

Il decreto, in sintesi, per il 2016 prevede che entro 15 giorni dall’entrata in vigore le Entrate definiscano con l’Acquirente Unico (il garante della fornitura di energia elettrica ai piccoli consumatori) le modalità per l’invio delle informazioni su chi ha presentato la dichiarazione di “non possesso” di televisore (o apparecchio adatto a ricevere le trasmissioni) e su coloro che, non essendo intestatari di contratto elettrico, pagano con altre modalità o sono esenti dal pagamento. I dati su chi non ha l’apparecchio saranno acquisiti dall’Agenzia attraverso le autocertificazioni entro il 30 aprile (invio postale) o il 10 maggio (invio telematico). Visto, però, che l’Acquirente Unico dovrà a sua volta trasmettere alla imprese elettriche tutte le informazioni necessarie all’addebito del canone nella bolletta elettrica entro il 31 maggio 2016, i tempi si fanno veramente molto stretti.

Le autocertificazioni mendaci, oltre a dar vita al recupero del canone con sanzioni e interessi, sono un reato (articolo 76 del Dpr 445/2000).

Sono frequenti le situazioni in cui le bollette risultino intestate a persone diverse dai proprietari o a più membri della famiglia a seconda delle case possedute. In realtà, in caso di intestazione del vecchio canone Rai a un soggetto diverso da quello della bolletta elettrica, le Entrate dovrebbero procedere «alla voltura automatica del canone al titolare del contratto» elettrico. Se, nonostante tutto questo incrocio di dati, e nonostante le autocertificazioni (stimate in 6-700mila) da parte di chi non ha apparecchi Tv, si verificassero ancora errori, i contribuenti potranno chiedere il rimborso direttamente all’Agenzia. Una scelta saggia, però, potrebbe essere quella di eliminare le complicazioni alla radice, facendo corrispondere (con volture da chiedere alle compagnie elettriche) l’intestatario della bolletta elettrica con un membro della famiglia anagrafica che risiede in quella casa.

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