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Evasione fiscale, assolto il cantautore Biagio Antonacci: «Il…

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Evasione fiscale, assolto il cantautore Biagio Antonacci: «Il fatto non è più reato»

Ansa
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Il giudice monocratico della Terza sezione del Tribunale di Milano, Luigi Varanelli, ha assolto stamane il cantautore Biagio Antonacci dall’accusa di avere evaso il fisco per 3,5 milioni. Antonacci era accusato di evasione fiscale in relazione a tre società, di cui una di diritto inglese, ed è stato assolto per prescrizione in relazione agli anni compresi tra il 2004 e il 2007 e in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato per l’annualità 2008. La Procura aveva chiesto 18 mesi di reclusione.

Per il legale dell’artista, l’avvocato Alessio Lanzi, il Tribunale di Milano ha accolto la tesi secondo cui le imposte sui redditi del 2008 - unici, tra quelli contestati dall’accusa, che non si erano prescritti - erano finite sotto la soglia di non punibilità ai fini penali, grazie alle novità introdotte dai nuovi decreti fiscali varati dal governo Renzi nell’autunno del 2015. L’avvocato Lanzi ha anche ribadito in sede di repliche la non punibilità di Antonacci per il principio giuridico generale del cosiddetto ne bis in idem secondo il quale, in un caso come questo, se il presunto evasore ha già pagato una sanzione tributaria all’Agenzia giudicata “afflittiva” non può più essere condannato in sede penale.

Questa poteva essere la prima sentenza milanese di applicazione del principio giuridico del ne bis in idem, ha detto il legale, lasciando intendere che la tesi non è stata accolta dal giudice. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni.

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