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Correttivi del fisco poco generosi con i professionisti

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Correttivi del fisco poco generosi con i professionisti

  • –di Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi

Correttivi congiunturali di settore a esaurimento per i professionisti con funzione compenso basata sul numero degli incarichi.
Da quest’anno lo specifico correttivo anticrisi si applica solo per sei dei dodici studi di settore previsti. In tre casi gli elementi di riduzione elaborati si presentano inferiori rispetto a quelli in vigore per il 2014, e solo in tre ipotesi (ingegneri e periti industriali in maniera più marcata e geometri in modo più attenuato) sarà possibile beneficiare di uno sconto più elevato sul risultato finale elaborato dall’applicativo.

È questo l’effetto previsto per le attività professionali “a repertorio” dai nuovi correttivi elaborati dal decreto ministeriale del 16 maggio scorso che contiene le note metodologiche e le regole di funzionamento dei correttivi anticrisi applicati al periodo d’imposta 2015.

L’analisi congiunturale
Il correttivo in questione è stato elaborato, anche per quest’anno, con la specifica finalità di cogliere l’effetto relativo alla riduzione delle tariffe per le prestazioni professionali correlata alla situazione di crisi economica.

Quel che cambia rispetto al 2014, come si può apprezzare dall’analisi della tabella, è l’impatto dei correttivi sulla funzione elaborata dal software Gerico, il cui andamento rispetto allo scorso anno sembra riflettere la volontà di una progressiva regressione dell’effetto di questi elementi di riduzione sulla funzione elaborata dall’applicativo. Si tratta, in realtà, di un effetto generalizzato, previsto anche per gli altri correttivi applicabili al mondo delle imprese, il cui impatto ordinariamente si presenta meno incisivo rispetto a quello degli anni scorsi.

Questo perché la misurazione delle conseguenze della crisi, secondo le intenzioni dei tecnici della Sose (Soluzioni per il sistema economico pubblico e privato) e dell’agenzia delle Entrate, dovrebbe venire colta direttamente dallo studio di settore revisionato, i cui risultati sono stati elaborati prendendo a base anni sempre più recenti già di per sé contraddistinti dalla crisi e quindi in grado di riflettere in maniera più fedele il reale andamento economico.

Il funzionamento
Per quel che riguarda il meccanismo di calcolo del correttivo di settore per le 12 attività professionali che applicano la funzione compenso basata sul numero degli incarichi, lo stesso determina un valore di riduzione dei compensi stimati da considerarsi in valore assoluto, calcolato moltiplicando il compenso puntuale derivante dall’applicazione della sola analisi di congruità (ante correttivi) per il coefficiente correttivo congiunturale di settore individuato per lo specifico studio di settore.

Dall’analisi della tabella spicca il risultato elaborato per ingegneri e periti industriali, il cui correttivo aumenta significativamente rispetto allo scorso esercizio dimostrandosi peraltro in netta controtendenza rispetto a quello previsto per gli altri studi professionali il cui impatto è come già sopra segnalato in diminuzione se non addirittura nullo rispetto allo scorso anno.

Gli altri studi professionali
Per quanto riguarda invece i correttivi individuali degli altri 12 studi il cui modello applicativo è tarato sulla falsariga di quello delle imprese, il meccanismo di funzionamento non è diverso, ma i coefficienti di riduzione studiati dal decreto agiscono a livello di singolo cluster e quindi mutano a seconda della tipologia professionale anche all’interno dello stesso studio di settore.

Ai professionisti in questione a differenza degli altri si applicano anche specifici correttivi territoriali, destinati ad amplificare e differenziare a seconda dell’area geografica di appartenenza del lavoratore autonomo l’effetto dei correttivi di settore. Dal punto di vista pratico anche in questo caso si tratta di correttivi dall’impatto molto contenuto.

I correttivi sugli indici
Novità assoluta di quest’anno è invece l’introduzione dei correttivi per gli indicatori di coerenza economica. Si tratta di elementi di riduzione che agiscono sull’esito dei predetti indici correggendo la stima iniziale elaborata da Gerico al ribasso al fine di cogliere l’andamento congiunturale del singolo indicatore connesso alla situazione di crisi economica. Tali correttivi sono stati elaborati sia per le imprese che per i professionisti. In quest’ultimo caso i correttivi più significativi riguardano quelli previsti per gli indicatori: «Margine del professionista» segnatamente per ingegneri e periti industriali e «Rendimento lordo per addetto» per attività letterarie e teatrali ed ancora una volta per gli ingegneri.

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