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I principi contabili si rinnovano

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Lavoro e Previdenza

I principi contabili si rinnovano

Volata finale per il restyling dei principi contabili. Dall'Organismo italiano di contabilità sono in arrivo tre nuovi documenti in bozza su cui sarà aperta la consultazione: l'Oic 20 sui titoli, l'Oic 21 sulle partecipazioni e l'Oic 14 sulle disponibilità liquide. Il rilascio degli aggiornamenti fa parte di una road map finalizzata a completare entro la fine del mese la prima pubblicazione di tutti i nuovi principi contabili. Ai tre principi indicati che saranno pubblicati lunedì, se ne aggiungeranno altri 11.

Di questi ad avere un peso rilevante sono soprattutto quelli relativi a patrimonio netto, operazioni in valuta e rendiconto finanziario. Una volta finita la fase di prima diffusione, si passerà poi all'esame dei pareri e delle considerazioni emerse dalla consultazione dei primi principi emessi in bozza. L'obiettivo è arrivare tra agosto e settembre a pubblicare la versione finale dei principi contabili. Un calendario, quindi, strettissimo per consentire a professionisti e imprese di avere le linee guida per applicare le modifiche introdotte dal decreto sui bilanci (Dlgs 139/2015) che valgono già dall'esercizio 2016. Proprio perché le novità sono tante è necessario avere degli standard stabili per poterle applicare. Basti pensare all'introduzione del criterio del costo ammortizzato, con cui bisognerà “leggere” titoli, crediti e debiti in bilancio. O, ancora, i derivati che andranno indicati al fair value, concetto mutuato dai principi contabili internazionali e che dovrebbe consentire di fotografare nel modo più preciso e attuale possibile il valore in termini patrimoniali. A questo si aggiunge poi un'ulteriore incognita legata a come le nuove regole contabili incideranno in termini di ricadute fiscali. Come già sottolineato su queste colonne (si veda «Il Sole 24 Ore» del 9 febbraio scorso), il Dlgs 139 introduce deroghe al principio di derivazione e rischia di determinare complessità operative per le imprese, ma soprattutto di determinare un aumento del prelievo fiscale. Questo sarà uno dei temi principali di discussione domani a Roma in occasione della relazione annuale sull'attività 2015 dell'Organismo italiano di contabilità. Sul punto, pur considerando che il ruolo dell'Oic - riconosciuto anche dalla legge – è quello di indicare le regole contabili, è stata avviata una serie di confronti con l'amministrazione finanziaria. L'obiettivo finale è quello di arrivare a definire le modifiche tecniche e poi le modalità applicative per limitare eventuali effetti distorsivi che potrebbero portare a un aggravio del carico fiscale sia in termini delle imposte sui redditi che dell'Irap. Del resto un precedente a cui guardare (quindi non si tratterebbe di una situazione totalmente nuova) è quanto si è già verificato per i soggetti che adottano gli Ias. In quell'occasione sono state introdotte, poi, norme finalizzate a superare l'inconciliabilità tra la rappresentazione sostanziale degli Ias e quella giuridico-formale del Tuir e a ridurre il gap tra valori contabili e fiscali.

Ma ci sono anche altri aspetti a cui in prospettiva è opportuno prestare attenzione (e di cui si discuterà domani). Ad esempio, l'applicazione del principio contabile internazionale Ifrs 9 alle compagnie di assicurazione. Lo Iasb (il board internazionale che si occupa della definizione degli standard contabili) sta lavorando a un emendamento sui contratti assicurativi che dovrebbe consentire un'applicazione diversa rispetto alla generalità delle imprese, almeno finché non verrà stabilito un principio ad hoc per il settore assicurativo.

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