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Dal servizio civile universale al fondo per il Terzo settore, la legge…

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in vigore dal 3 luglio

Dal servizio civile universale al fondo per il Terzo settore, la legge delega fa il primo passo


È stata pubblicata oggi sulla Gazzetta ufficiale n.141 la legge 6 giugno 2016, n. 106 , la delega al Governo “per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”, come recita il titolo del provvedimento. Entra in vigore il prossimo 3 luglio.

La legge delega è un testo ampio che disegna una riforma complessiva di tutto ciò che è riconducibile al Terzo settore: associazionismo, volontariato, impresa sociale, cooperative sociali. Un comparto che conta al 2011 (secondo i dati Istat) 300mila organizzazioni non profit che impiegano 681mila addetti e 271mila lavoratori esterni. Si calcola che produca complessivamente 64 miliardi di fatturato pari 4,3% del Pil.

“Questo intervento dà un importante sostegno alla costruzione di un buon futuro dell'Italia fondato su una società inclusiva, capace di coinvolgere a pieno le energie e le potenzialità di cui dispone”

Il ministro delle Politiche sociali, Giuliano Poletti 

La riforma mette sostanzialmente ordine nella normativa finora vigente, semplificando e puntando su trasparenza e un sistema di controllo rafforzato. Inoltre integra la disciplina del servizio civile universale. Trattandosi di una legge delega, definisce i principi fondamentali attorno ai quali dovranno articolarsi i decreti delegati che porteranno alla creazione di una sorta di testo unico del Terzo settore. Ecco le principali novità.

Innanzitutto la definizione di Terzo settore. Per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale che, in attuazione del principio di sussidiarietà promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontarie e gratuite o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi. Non fanno parte del Terzo settore le formazioni, le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali di categoria economica.

La legge delega istituisce il servizio civile universale non obbligatorio ma per giovani tra i 18 e 24.

La legge parla poi dei centri di servizio per il volontariato. Essi possono essere promossi e gestiti da tutte le realtà del Terzo settore, con esclusione degli enti gestiti in forma societaria, ma deve comunque essere garantita la maggioranza alle associazioni di volontariato e garantito il libero ingresso nella compagine sociale di nuove associazioni (il principio della “porta aperta”) a garanzia di un necessario continuo ricambio. I centri di servizio forniranno supporto tecnico, formativo e informativo, promuoveranno e rafforzeranno la presenza e il ruolo dei volontari nei diversi enti del Terzo settore.

Nasce il consiglio nazionale del terzo settore. Si tratta di un organismo di consultazione a livello nazionale degli enti del Terzo settore, la cui composizione dovrà, fra l'altro, valorizzare le reti associative di secondo livello e al quale non sono però indirizzate risorse umane e finanziarie.

La delega prevede inoltre il fondo per il Terzo settore. Viene istituito un fondo destinato alle attività di interesse generale promosse da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con una dotazione 17,3 milioni di euro nel 2016 e di 20 milioni di euro a decorrere dal 2017.

C'è poi, nel provvedimento, l'avvio della Fondazione Italia Sociale, una fondazione di diritto privato con finalità pubbliche, che avrà il compito di sostenere, attrarre e organizzare iniziative filantropiche e strumenti innovativi di finanza sociale. Per il 2016 alla Fondazione è assegnata una dotazione iniziale di un milione di euro. Per quanto riguarda l'impiego di risorse provenienti da soggetti privati, la Fondazione dovrà rispettare il principio di prevalenza, svolgendo una funzione sussidiaria e non sostitutiva dell'intervento pubblico.

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