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Esuberi delle partecipate con mobilità regionale

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SOCIETÀ PUBBLICHE

Esuberi delle partecipate con mobilità regionale

Mobilità regionale e intervento di ammortizzatori sociali e Anpal per gli esuberi di personale che emergeranno dal riordino delle società partecipate, e che saranno gestiti a livello regionale anche utilizzando il set di ammortizzatori sociali disciplinati dalla riforma del lavoro. La possibilità di essere chiamati davanti alla Corte dei conti viene esplicitamente riferita anche agli amministratori delle società, mentre il piano annuale di razionalizzazione slitta al 2017 per non sovrapporsi con la scadenza del piano straordinario, da scrivere entro sei mesi dall’entrata in vigore.
Dopo i due articolati pareri di Camera e Senato la riforma delle partecipate arriva domani all’approvazione definitiva del consiglio dei ministri. I pareri del Parlamento sono stati accompagnati sia alla Camera sia al Senato da una lunga serie di condizioni, che sono in via di accoglimento da parte del governo; proprio il carattere articolato delle richieste parlamentari, insieme a una parziale divergenza su alcuni punti fra le due Camere, renderanno probabilmente necessario un nuovo passaggio in commissione per un’informativa che comunque non potrà più cambiare il testo in approvazione.

Le principali modifiche rispetto alla versione approvata a gennaio sono comunque definite e vanno incontro alle indicazioni parlamentari. In particolare, tramonta l’idea di replicare tout court per gli esuberi delle società il meccanismo dell’elenco nazionale gestito dalla Funzione pubblica, già sperimentato non senza difficoltà in un perimetro più ridotto è omogeneo come quello delle Province. Gli esuberi saranno gestiti a livello territoriale, in particolare dalle Regioni, e verrà disciplinata l’applicazione anche a questo settore di tutti gli ammortizzatori sociali previsti dal Jobs Act. Probabile una definizione più ampia delle deroghe al blocco delle assunzioni alternative, per i profili professionali che non sono reperibili fra gli esuberi. Una serie di meccanismi premiali per le società che ottengono l’affidamento con gara anziché in house dovrebbe ammorbidire anche i vincoli sul personale.

Per gli amministratori, poi, il reingresso a pieno titolo della Corte dei conti può rafforzare i controlli, che nel testo originario erano lasciati alle azioni di responsabilità previsti per le società private (ma nel pubblico ancora più difficili da praticare per i conflitti di interesse che le frenano). Possibile, infine, un ritocco alla soglia di fatturato da un milione di euro sotto la quale la società andrebbe alienata.

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