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Il decreto Enti locali domani al voto di fiducia

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ENTI LOCALI

Il decreto Enti locali domani al voto di fiducia

Il Dl enti locali è ritornato brevemente in Commissione Bilancio dopo il voto della Camera questa mattina, ma ora, ricomparso in Aula, è sotto fiducia: Il governo, tramite il ministro per le Riforme e i Rapporti col Parlamento, Maria Elena Boschi, ha posto ora la questione. L'annuncio è avvenuto in Aula alla Camera e subito dopo il presidente di turno, Roberto Giachetti, ha sospeso la seduta per permettere la riunione della Conferenza dei capigruppo che dovrà stabilire le modalità delle votazioni. Che si terranno domani a partire dalle 10,15. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio: alle 8,30 sono in programma le dichiarazioni di voto sulla fiducia, mentre il voto finale sul provvedimento è programma per le 15.
Il «breve rinvio» per il ritorno in commissione lo aveva chiesto lo stesso presidente della Bilancio, Francesco Boccia «per sopprimere o modificare parti con profili problematici dal punto di vista finanziario» sulle quali ha sollevato eccezioni la Ragioneria generale dello Stato. Le correzioni cui fa riferimento Boccia riguardano commi degli articoli 7 («Rideterminazione delle sanzioni per le citta' metropolitane, le province e i Comuni che non hanno rispettato il Patto di stabilità interno nell' anno 2015») e 21 («Misure di governo della spesa farmaceutica e di efficientamento dell'azione dell'Agenzia italiana del farmaco»). La sospensione, però, è stata breve: la commissione Bilancio ha modificato le parti con i profili finanziari problematici. Su queste modifiche M5S e Fi hanno chiesto tempo per presentare nuovi emendamenti in Aula. Il vicepresidente di turno, Roberto Giachetti, lo ha concesso e ha quindi convocato la seduta d’Aula per l'avvio della discussione generale alle 11,40. Dove, appunto, è stata posta la fiducia che si voterà domani.

La decisione della sospnesione era stata presa tra le proteste delle opposizioni: Forza Italia, M5S, Sel, Lega. Alberto Giorgetti (FI) ha parlato di un «Pasticcio colossale della maggioranza che, dopo aver goduto piena collaborazione dalle opposizioni, ha deciso di proporre in Commissione il dibattito e la votazione di una serie di emendamenti che lunedì notte avevano trovato la contrarietà delle opposizioni perché fuori tempo massimo per materie complesse». Giorgetti ha anche rilevato che questo percorso è “legato alla scelta della maggioranza di apporre la fiducia, perché altrimenti le modifiche si potevano votare benissimo in Aula con un percorso normale del testo. Il ritorno in commissione è destinato solo a “castrare” il dibattito su un testo su cui la maggioranza vuole avere via libera da parte dell'opposizione». Maino Marchi (Pd) ha riconosciuto che le opposizioni sono state molto corrette nel percorso del decreto ma ha respinto le critiche su quanto avvenuto nelle ultime ore sugli emendamenti approvati all’ultimo su richiesta delle altre Commissioni.

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