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L’obiettivo di termini fissati a inizio anno

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L'Analisi|Fisco & Contabilità

L’obiettivo di termini fissati a inizio anno

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, arrivata solo venerdì pomeriggio, del decreto di proroga dell’invio del modello 770 ha chiuso, per quest’anno, lo psico-dramma abituale della definizione del calendario estivo dei termini fiscali.

La storia della scadenza del 770 di quest’anno è a suo modo esemplare. Il termine era fissato in origine per oggi, 31 luglio. Giorno che, caso vuole, cade di domenica. Da qui un primo slittamento a lunedì 1° agosto. Lo spostamento al 1° agosto aveva provocato, poi, l’assorbimento (peraltro mai ufficialmente confermato) nel pacchetto di adempimenti che spostano il traguardo al 22 agosto. Poi, sulla base delle richieste delle categorie, è arrivato il decreto datato 26 luglio ma ufficializzato solo il 29 luglio che ha spostato definitivamente il termine al 15 settembre. Quattro scadenze, dunque, in poche settimane per un solo adempimento.

Un balletto che si è aggiunto al consueto rinvio di Unico per i contribuenti legati agli studi di settore, al rinvio della spedizione dei modelli 730, all’ormai tradizionale pausa di Ferragosto, alla decisione di Equitalia di sospendere l’invio delle cartelle nelle due settimane centrali di agosto e a quella delle Entrate di dare tempo fino a settembre per rispondere alle lettere sulla compliance e sui controlli formali delle dichiarazioni per l’anno 2013. Tutte decisioni che hanno inciso sugli adempimento in calendario fra giugno e settembre.

Un quadro che certifica un dato: occorre trovare una soluzione per arrivare a un nuovo calendario che metta insieme le ragioni di contribuenti, Fisco e professionisti. Il traguardo? Fissare a inizio 2017 nuovi termini che non debbano più subire un continuo aggiornamento.

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