Norme & Tributi

«Insieme su welfare, acquisti e investimenti»

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L’INTERVISTA

«Insieme su welfare, acquisti e investimenti»

Alberto Oliveti
Alberto Oliveti

Diciannove Casse di previdenza professionali fanno parte dell’associazione Adepp, guidata dal presidente dell’ente previdenziale di medici e odontoiatri Alberto Oliveti.

I pensionati crescono a ritmo più alto delle nuove entrate, ma il sistema per ora resta in equilibrio. Quale futuro vede per le professioni?

È un’Italia sempre più diversamente giovane. La demografia e l’economia sono quelle che sono. Per le professioni evolute, e intendo quelle iscritte ad albi, ordini e collegi, mi aspetto cambiamenti in positivo, la globalizzazione e le tecnologie portano opportunità che dobbiamo cogliere. Le professioni cambieranno, ci saranno nuove esigenze, serve essere duttili, reattivi, preparati anche nei processi formativi. Dovremo essere più veloci ad imparare rapidamente. Questa è la sfida che ci aspetta.

Ci sono professioni, e quindi Casse, che hanno sempre meno iscritti e bilanci in rosso. Il fondo di garanzia per il sistema Casse di cui si è più volte parlato negli anni si farà?

Di un fondo intercasse ho parlato già sei mesi fa, quando mi sono insediato. I soldi che il sistema Casse versa attualmente allo Stato per non dover sottostare alla spending review, circa 20 milioni l’anno, un’ulteriore tassazione che si aggiunge a quella che già subiamo sui rendimenti e sulle pensioni, potrebbero costituire la base per un fondo intercasse di garanzia e tutela per chi si dovesse trovare in difficoltà. Anche perché le Casse, quando sono state privatizzate, hanno rinunciato alla tutela dello Stato.

Una soluzione per le Casse medio piccole potrebbe essere l’accorpamento?

Ogni Cassa oggi ha la capacità di cogliere le esigenze specifiche e peculiari della categoria che rappresenta. Per mantenere intatta questa capacità ha più senso un accorpamento funzionale per aree omogenee. Penso al welfare, ai servizi per acquisti e formazione, ma anche agli investimenti, in cui ogni Cassa mantiene la sua specificità. L’inglobamento strutturale fa perdere la capacità capillare di intercettare le specifiche peculiarità. Se guardiamo il versante pubblico le Casse vennero estroiettate proprio perché non si riusciva a gestire la diversità.

In merito al progetto Atlante2 cosa può dirci?

Come Adepp abbiamo approvato una delibera: a fronte di una richiesta politica del Governo abbiamo dato una risposta politica. Una delibera che mette al centro il Paese, quale elemento fondamentale per lo sviluppo delle nostre professioni; che mette al centro i nostri Cda e i nostri momenti decisionali, le nostre asset allocation e le nostre procedure per garantire la prevedibilità degli investimenti. Devo aggiungere però che il dato tecnico dell’investimento è molto cambiato rispetto a quanto ci era stato prospettato dal Governo . Si parlava di acquisti al 24% su un valore del 38% rispetto al nominale e oggi parlano del 32%. Noi non possiamo mettere soldi a fondo perduto, abbiamo bisogno di una legittima aspettativa di rendimento. Inoltre siamo in attesa delle disposizioni dei ministeri vigilanti che ci autorizzino a investimenti di questo tipo, anzi che sottolineino il fatto che sia nel bene comune fare investimenti in quelle aree; queste a livello politico erano state promesse e le stiamo aspettando.

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