Le Casse di previdenza dei professionisti escono ufficialmente dall’operazione Atlante 2. Ieri il presidente dell’Adepp, associazione che rappresenta 19 Casse di previdenza dei professionisti, ha scritto ai presidenti delle Casse per renderli «ufficialmente partecipi delle interlocuzioni che l’Adepp ha avuto in questi giorni... con il Governo». E per spiegare perché questo investimento «non s’ha da fare».
Le ragioni sono diverse: i ministeri vigilanti non hanno assunto - come da accordi - le formali delibere sulla correttezza-bontà dell’investimento; non è stata ancora sciolta la riserva sul rischio che la partecipazione delle Casse venga considerata dall’Unione Europea aiuto di Stato e infine la proposta tecnica di investimento «pervenuta solo per le vie brevi non contiene quei valori di rischio/rendimento compatibili con le asset allocation e con le procedure adottate da tutte le nostre Casse».
Ovviamente ogni Cassa resta libera di decidere, e infatti Oliveti non esclude «autonome e fondate diverse decisioni».
Il presidente Adepp però ci tiene a sottolineare che la presa di posizione del sistema-Casse ha avuto una sua importanza e risonanza. «Il fatto che il titolo Mps abbia recuperato sul mercato - scrive - è senz'altro riferibile alla posizione politica che abbiamo assunto , anche a detta degli illustri interlocutori con cui ci siamo confrontati in questi giorni».
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