Norme & Tributi

Via libera al decreto enti locali

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DAL SENATO

Via libera al decreto enti locali

Via libera definitivo del Senato con 165 voti favorevoli, 96 contrari e nessun astenuto al Dl enti locali. Da Equitalia alle concessioni balneari, dagli indennizzi alle vittime dello scontro ferroviario di Andria-Corato alla possibilità per i Comuni di rinegoziare i mutui. Sono solo alcune delle tante novità introdotte dal Parlamento al decreto sugli enti locali, convertito in legge in meno di 40 giorni dal varo di Palazzo Chigi per rispettare “la pausa estiva” di senatori e deputati.Un provvedimento che, per il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Giorgio Santini, «contiene molte misure positive per gli enti territoriali, per le attività e le imprese, per il rafforzamento di alcuni servizi importanti della pubblica amministrazione e per i cittadini». Al contrario per Anna Cinzia Bonfrisco (Cor) è solo «uno spot opportunistico. Dopo aver indebolito il tessuto delle istituzioni locali, con la riforma istituzionale, che torna centralizzare molte competenze, lascia oggi un piccolo contentino agli enti locali».

“Equitalia, si può tornare a pagare a rate, 60 giorni per inviare la domanda”

 

Tra le misure attese dai cittadini spiccano quelle su Equitalia. Da oggi inizia ufficialmente l’attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle nuove misure sulla riammissione ai piani di rateizzazione delle cartelle di Equitalia e ai piani di pagamento dilazionato per chi ha aderito agli accertamenti delle Entrate. Per accedere alla nuova possibilità di dilazione, infatti, gli oltre 87mila contribuenti decaduti dalle rate di Equitalia, così come quelli in debito con le Entrate, avranno 60 giorni di tempo a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl per presentare un’apposita richiesta di riammissione al beneficio. Il decreto legge ufficialmente scade il prossimo 23 agosto quindi tecnicamente ogni giorno da oggi fino a quella data sarà buono per la pubblicazione sulla Gazzetta della legge di conversione. Dal giorno successivo decoreranno i 60 giorni utili per riprendere il treno delle rate.

Ma chi può accedere? Secondo quanto prevede l’articolo 13-bis, introdotto dalla Commissione Bilancio della Camera, i contribuenti decaduti alla data del 1° luglio 2016 dal beneficio della rateizzazione dei debiti tributari possono essere riammessi alla rateizzazione, fino a un massimo di ulteriori 72 rate mensili. Il nuovo piano può essere concesso anche se, all’atto della presentazione della richiesta, le rate scadute non sono state integralmente versate. Attenzione però. Per decadere dalla nuova rateizzazione basteranno due rate, anche non consecutive, non saldate. Con la stessa norma, inoltre, La possibilità di ottenere un nuovo piano di rateizzazione, a condizione che le rate scadute siano integralmente pagate all’atto della domanda, è estesa anche alle dilazioni concesse, a qualsiasi titolo, prima del 22 ottobre 2015, data di entrata in vigore del decreto attuativo della delega fiscale.

Nuova chance, inoltre, anche per i debitori decaduti, dal 15 ottobre 2015 al 1° luglio 2016, dai piani di rateizzazione concessi ai contribuenti che hanno aderito alla definizione di accertamenti con adesione o di omessa impugnazione degli stessi atti. Questi contribuenti possono ottenere con una semplice richiesta, da presentare a pena di decadenza sempre entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl, un nuovo piano di rateizzazione anche se, all’atto della presentazione della richiesta, le rate eventualmente scadute non siano state saldate.

Aumenta, infine, da 50mila a 60mila euro, l’importo delle somme iscritte a ruolo oltre il quale la dilazione può essere concessa solo se il contribuente documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà.Arriva poi una misura anti-portoghesi: le aziende di trasporto comunale e regionale potranno ricorrere alla riscossione coattiva per incassare le multe elevate a chi non ha pagato il biglietto di trasporto.

“Salve fino alla rifoma del settore tutte le concessioni balneari già prorogate al 2020”

 

Con un intervento tampone il Governo e i Parlamento hanno salvato la stagione balneare 2016. Dopo la bocciatura dei giudici Ue delle proroghe automatiche delle concessioni demaniali la norma inserita nel Dl fa salve le concessioni già prorogate al 31 dicembre 2020 in attesa di una revisione dell’intera disciplina che il Governo conta di varare con l’attuazione di un’apposita delega entro il 31 dicembre 2017.

Nel decreto ha trovato posto una misura proposta alla Camera da Francesco Boccia (Pd) e che stanzia 10 milioni di euro per gli indenni speciali alle vittime (familiari inclusi) e ai feriti dello scontro tra treni di Corato e Andria.

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