Norme & Tributi

Dal ministero del Lavoro le regole per la contabilità

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Ammortizzatori sociali

Dal ministero del Lavoro le regole per la contabilità

Contabilità separata per i contributi incassati dai fondi di solidarietà bilaterali alternativi, al fine di consentirne una facile tracciabilità. Ma anche stretto controllo di entrate e uscite, in modo da garantire il pareggio di bilancio ed evitare di erogare importi superiori a quelli in cassa. Sono queste alcune delle indicazioni contenute nella circolare 26/2016, pubblicata dal ministero del Lavoro, e contenente le disposizioni per la gestione dei fondi di solidarietà bilaterali alternativi, che nella sostanza sono solo due: quello dell'artigianato e quello dei lavoratori somministrati.

Nel ridisegnare l'architettura degli ammortizzatori sociali, il Jobs act (in particolare il decreto legislativo 148/2015) ha ampliato gli spazi di intervento dei fondi di solidarietà, destinati a operare in quei settori esclusi dalla cassa integrazione. In tale contesto, sono state previste disposizioni specifiche per i fondi bilaterali alternativi preesistenti. Quello dell'artigianato e quello del comparto della somministrazione si sono adeguati alle nuove regole e nelle scorse settimane sono stati pubblicati i relativi decreti interministeriali (95581 del 29 aprile e 95074 del 25 marzo) contenenti i criteri per garantire la sostenibilità finanziaria dei fondi stessi, i requisiti di professionalità e onorabilità di chi li gestisce, i criteri e i requisiti per la contabilità. I fondi, in particolare, devono garantire il pareggio di bilancio e non possono erogare prestazioni di sostegno al reddito in mancanza della relativa copertura finanziaria.

Per garantire correttezza e rigore nella gestione, il ministero del Lavoro, che è il soggetto preposto al controllo della corretta gestione e al monitoraggio delle prestazioni dei fondi, con la circolare 26/2016 ha individuato adempimenti specifici da rispettare. I fondi devono mettere a punto, e comunicare al ministero, delle procedure per l'erogazione delle prestazioni divise per categoria, procedure per verificare periodicamente il corretto utilizzo delle risorse e procedure per la contabilizzazione dei contributi ricevuti. Questi ultimi devono essere versati su un conto corrente dedicato e contabilizzati separatamente rispetto ad altre entrate.

Quanto alla sostenibilità, deve essere elaborato un piano finanziario con proiezione di almeno due anni da cui emerga un flusso netto di cassa positivo per tutti gli anni considerati. A tal riguardo la circolare include due schemi da utilizzare. Questa verifica va eseguita due volte all'anno, in sede di preventivo e di consuntivo e i piani devono essere inviati al ministero del Lavoro.

Infine anche l'attività di erogazione deve essere monitorata, secondo un sistema che deve essere analogo per i due fondi e prende in considerazione dati quali: impresa e lavoratori coinvolti, tipologia di prestazione, durata e importo, data di presentazione della richiesta e quella di erogazione del trattamento. Queste informazioni devono poi essere aggregate su base regionale e inviate al ministero una volta all'anno.

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