Norme & Tributi

La pacca sul lato B è reato se la mano resta «sul posto»

  • Abbonati
  • Accedi
DIRITTO PENALE

La pacca sul lato B è reato se la mano resta «sul posto»

(Fotolia)
(Fotolia)

È violenza sessuale la pacca sul sedere, se non c'è rischio di confusione con lo sfioramento accidentale perché la mano resta sul “posto” un “apprezzabile lasso di tempo. La Corte di cassazione, con la sentenza 35473, depositata oggi, torna su un evergreen della sua giurisprudenza non sempre univoca sul punto. In passato i giudici avevano dato qualche speranza ai patiti della mano lesta “sdoganando” la pacca sul sedere se “isolata e repentina” e dunque priva di concupiscenza. Neppure il tempo di affinare la tecnica della “speedy pacca” che arriva una doccia fredda. La Cassazione fa dietrofront e punisce come violenza sessuale anche la toccata fuggevole ai glutei.

Ad essere condannati a causa della loro attrazione per il “lato b” sono stati in molti: da un giudice a un docente universitario, fino all'odierno ricorrente che era un carabiniere. Ad inchiodarlo la vittima che, uscita dalla caserma, aveva raccontato tutto al suo fidanzato. Inutile per il militare giocarsi la carta del travisamento del fatto: ad entrare in contatto con il gluteo sarebbe stata la fondina della pistola. La signora però aveva avvertito proprio la pressione della mano per un “apprezzabile lasso di tempo”. Per lui è scattata la condanna, al pari di quanto accaduto in passato ad un professore di ginnastica che aveva “sostenuto” delle allieve mentre salivano sul quadro svedese. Non passa la sua tesi: si era trattato solo di un aiuto: dato, evidentemente, a quelle che a “occhio” gli sembravano più bisognose…

© Riproduzione riservata