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Al via il sostegno per l’inclusione attiva

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Al via il sostegno per l’inclusione attiva

Da domani si possono inviare le domande per richiedere il Sia, il «Sostegno per l’inclusione attiva». Si tratta di una forma di contrasto alla povertà che prevede un sussidio per le famiglie in condizioni economiche disagiate. Il sostegno prevede 80 euro mensili per persona e massimo 400 euro per nucleo familiare che saranno accreditati su una carta prepagata. Chi ottiene il Sia dovrà partecipare attivamente ai progetti di collaborazione predisposti dai Comuni a cui spetta la gestione operativa delle domande; l’Inps è chiamato ad effettuare i controlli delle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso dei requisiti richiesti.

Il Sia è stato previsto dal decreto interministeriale 26 maggio 2016 e, per essere erogato, richiede il possesso di alcuni requisiti: bisogna essere cittadini italiani o comunitari o dei familiari con diritto di soggiorno o, ancora, stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo e in tutti i casi residenti in Italia da almeno 2 anni; in famiglia deve essere presente un minorenne o un figlio disabile, o una donna in stato di gravidanza.

Sul fronte economico, si deve avere un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 3mila euro ed eventuali altri aiuti economici devono essere di importo inferiore a 600 euro mensili.

E ancora, nel nucleo familiare non ci devono essere percettori di strumenti di sostegno al reddito per i disoccupati quali Naspi e Asdi, e non si devono aver acquistato auto o moto nel recente passato. L’Inps in agosto ha pubblicato tre messaggi sul Sia, con il 3275 del 2 agosto 2016 e il 3322 del 5 agosto 2016, sono stati forniti il modulo di domanda da presentare al Comune di residenza ed il tracciato informatico al quale i Comuni devono attenersi per l’invio dei flussi all’Inps. Il messaggio 3451 del 30 agosto 2016, precisa le modalità d’invio delle domande all’Inps da parte dei Comuni.

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