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Precompilata 2017, entrano le spese per ottici e veterinari

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Precompilata 2017, entrano le spese per ottici e veterinari

Più dati sanitari per la precompilata 2017. Con la pubblicazione del Dm Economia datato 1° settembre sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri è destinata ad ampliarsi la platea dei soggetti che devono comunicare al fisco i dati sulle spese mediche in vista della dichiarazione dei redditi 2017.

Oltre agli esercizi commerciali che svolgono l’attività di distribuzione al pubblico di farmaci , entrano nell’elenco anche gli iscritti agli albi professionali degli psicologi, gli iscritti agli albi professionali degli infermieri, gli iscritti agli albi professionali delle ostetriche, gli iscritti agli albi professionali dei tecnici sanitari di radiologia medica, gli ottici, i veterinari. Soggetti chiamati a trasmettere le informazioni alle spese sostenute dai contribuenti a partire dal 1° gennaio 2016. A fronte di questo nuovo adempimento a cui sono tenuti, arriva però un esonero dallo spesometro in relazione ai dati trasmessi al Sistema tessera sanitaria (Sts).

L’inserimento automatico di queste spese da parte delle Entrate dovrebbe ridurre il numero di correzioni da parte dei contribuenti (o dei loro intermediari), il che permetterà un incremento del numero di cittadini che beneficeranno dell’esonero dai controlli sulle dichiarazioni.

Le spese sanitarie rappresentano, infatti, una grossa fonte di detrazione fiscale: per beneficiarne, fino a quest’anno, era necessario che il contrinuente modificasse o integrasse il modello. Il che, però, oltre a fargli perdere il vantaggio dell’assenza di controlli, ha avuto un costo per chi si è rivolto a un intermediario.

Il tutto viaggerà per via telematica attraverso il Sistema tessera sanitaria: grazie al codice fiscale le spese sostenute dal contribuente finiranno direttamente all’interno della dichiarazione dei redditi. La dichiarazione precompilata non esonera, però, il contribuente dall’obbligo di conservare lo scontrino «parlante» per cinque anni.

Sul fronte privacy, invece, dopo il parere del Garante, l’Agenzia ha concesso la possibilità al cittadino di opporsi all’utilizzo delle informazioni personali.

Per la verità, le dichiarazioni 2016 relative ai redditi 2015 contenevano già alcune spese sanitarie (per un totale di 14,5 miliardi di euro): le grandi assenti erano, però, le spese relative ai farmaci da banco, che non sono state trasmesse dai farmacisti per alcuni problemi tecnici. Per il prossimo anno si gioca d’anticipo: sulla «Gazzetta Ufficiale» dell’11 agosto sono state pubblicate le specifiche tecniche e le modalità operative relative alla trasmissione telematica delle spese sanitarie al Sistema tessera sanitaria da parte delle strutture autorizzate, da rendere disponibili all’agenzia delle Entrate per la dichiarazione dei redditi precompilata.

Rimanendo sempre in tema di «Gazzetta Ufficiale», è stato pubblicato ieri anche il Dm dell’Economia che fissa i tetti di spesa per l’attribuazione dei compensi ai Caf e professionisti abilitati. Le risorse non possono superare il limite di 276.897.790 euro peril2016, 246.897.790 euro per gli anni 2017 e 2018 e 216.897.790 euro a decorrere dall'anno 2019.

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