8/10 Professioni-4/Cancellato il tetto numerico sulla titolarità delle farmacie
Sulla distribuzione farmaceutica le Camere sono alla ricerca di un difficile compromesso tra liberalizzazione, tenuta economica di un settore centrale per il Ssn e sicurezza del cittadino-paziente. Una delle grandi svolte previste dal Ddl concorrenza è la soppressione dell’attuale limite numerico sulla titolarità di farmacie (pari a quattro) e l’inclusione delle società di capitali tra i possibili titolari dell’esercizio della farmacia privata (attualmente sono ammesse solo persone fisiche, società di persone e società cooperative a responsabilità limitata). A questo proposito, per contrastare il rischio di creare posizioni dominanti sul mercato, il Senato ha fissato un tetto, da alcuni giudicato insufficiente, stabilendo la possibilità per ciascuna società di capitale di controllare direttamente o indirettamente non più del 20% delle farmacie esistenti sul territorio regionale, sotto la vigilanza dell’Antitrust. Sono esclusi dalla titolarità delle farmacie i medici e l’incompatibilità riguarda anche ogni attività del settore della produzione e informazione scientifica del farmaco.
Inserita dalla commissione anche la possibilità per le farmacie di fornire agli ospedali o alle strutture private i medicinali di fascia H, ossia quei farmaci utilizzabili solo in ambito ospedaliero. Cambiata anche la disciplina sulla partecipazione in forma associata ai concorsi per il conferimento di sedi farmaceutiche, con la riduzione da dieci a tre anni del termine per il mantenimento della gestione associata del punto vendita. Nessuna novità invece sulla liberalizzazione della distribuzione dei farmaci di fascia C, quelli a totale carico del cittadino, che restano prerogativa delle farmacie, nonostante i rilievi dell'Antitrust e l'aspro dibattito con le parafarmacie e la Gdo. (Rosanna Magnano)
Salta il tetto: 4 titolarità
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