
Dalla prossima primavera l’entrata in vigore della direttiva Bolkenstein sul libero mercato dei servizi potrebbe mettere in crisi il lavoro dei venditori ambulanti. La direttiva, infatti, introduce l’obbligo di partecipare ai bandi di gara per il rinnovo delle licenze di utilizzo del suolo pubblico: in particolare viene reso più rigido il sistema autorizzatorio e non sarà più valida la proroga automatica dei titoli autorizzatori scaduti.
Spazi ridotti e mercato “libero” spaventano le circa 200mila piccole imprese e i 400mila lavoratori, che temono la concorrenza “sleale” dei grandi colossi stranieri, ammessi a partecipare a queste gare.
Per questo motivo domani alle 11in piazza della Repubblica, a Roma, ci sarà una manifestazione nazionale di protesta da parte del commercio ambulante.
«Gli ambulanti devono restare fuori dalla direttiva Bolkenstein - spiega Ivan Della Valle, deputato del Movimento 5 Stelle che ha presentato una proposta di legge per tutelare il commercio ambulante- . È assurdo equiparare i posteggi in aree di mercato alla nozione di ‘risorse naturali’».
«I mercatini in strada rappresentano un patrimonio culturale ed economico del nostro Paese che non può essere snaturato per mano delle solite multinazionali» sollecita Della Valle.
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