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Per il credito agevolato continua la corsa al ribasso

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Per il credito agevolato continua la corsa al ribasso

Secondo minimo storico consecutivo ad ottobre nei valori del tasso di riferimento per ilcredito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 1,63 con un decremento complessivo di intensità minima, lo 0,05% in meno rispetto all’1,68 %, mantenuto ad settembre.

Prosegue pertanto anche per il corrente mese la tendenza al ribasso avviatasi lo scorso mese di agosto nei valori del tasso di riferimento.

L’andamento esposto e l’entità estremamente contenuta della variazione registrata comportano che a ottobre gran parte dei tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale restino comunque stabili, anche se sempre sui relativi valori minimi assoluti già raggiunti lo scorso mese.

Da segnalare una nuova diminuzione, anche in questo caso per il terzo mese consecutivo, del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per la concessione di incentivi a favore delle imprese. Si tratta della nona variazione che coinvolge questo indicatore da inizio anno

Il livello di questo indicatore resta infatti fissato sul valore dello 0,96 %, (-0,04 tasso base maggiorato di 100 punti) con decorrenza dall’1 ottobre 2016, con un decremento dello 0,01%, rispetto al valore dello 0,97% in vigore lo scorso mese.

Rimane invariato il tasso di sconto comunitario dopo l’ultima modifica decisa dalla Banca centrale europea, che ha azzerato il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, con validità a partire dall’operazione con regolamento 16 marzo 2016. La diminuzione del valore del parametro rispetto alla precedente misura dello 0,05% è stata pertanto dello 0,05 per cento.

Si rileva un andamento analogo a quello già riscontrato per il parametro di riferimento anche nell’evoluzione dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici, i quali presentano anch’essi una diminuzione di intensità decisamente contenuta; il dato per agosto 2016 del Rendistato si fissa infatti allo 0,661%, con una variazione in diminuzione pari allo 0,066% rispetto al valore dello 0,727% fatto segnare a luglio.

Rammentiamo che all’andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli Istituti di Credito che, al contrario, resta fissa per tutto l'anno.

Si segnala una nuova diminuzione anche a settembre nell’evoluzione dei valori medi mensili dell’Euribor; le misure medie mensili relative all’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario si portano infatti sul valore negativo di 0,301% per l'indicatore a base 360 e 0,305% per l’indicatore a base 365, con una analoga variazione dello 0,003% rispetto ai precedenti dati di agosto.

Detta evoluzione risulta confermata anche facendo riferimento ai dati puntuali con valuta 30 settembre 2016, i cui valori si collocano sempre sotto lo zero, allo 0,302% e 0,306% che si rilevano rispettivamente per i valori a base 360 e 365.

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