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L’autostrada non paga i danni causati all'auto dall’oggetto…

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INCIDENTI STRADALI

L’autostrada non paga i danni causati all'auto dall’oggetto caduto dal camion

La società autostrade non è tenuta a risarcire l'automobilista per il danno riportato dalla vettura che urta contro un pezzo di metallo perso da un camion. La Corte di cassazione, con la sentenza 19648 depositata ieri, esclude che l'obbligo del gestore di garantire la sicurezza del percorso si estendano, come pretendeva il ricorrente, fino ad eseguire dei controlli su tutti gli automezzi per verificare la stabilità del carico, impedendo l'accesso a tutti i veicoli non sicuri. Un dovere che finirebbe per compromettere l'obiettivo di rendere spedita la circolazione. Basandosi sulla ricostruzione dell'incidente i giudici escludono un nesso tra il danno e l'attività concretamente esigibile dal gestore: il pezzo di metallo urtato dal ricorrente era stato perso evidentemente poco prima dell'impatto. La circostanza era dunque del tutto imprevedibile perché il pericolo era insorto a ridosso dell'incidente. La società autostrade, secondo i giudici, aveva dimostrato di aver svolto il suo ruolo di controllo, vigilanza e manutenzione in maniera diligente. Per la Suprema corte sia che si voglia considerare l'attività del gestore in termini di vigilanza contrattuale dovuta, sia che la si interpreti in termini di custodia, il fattore rischio resta non dominabile. Diverso sarebbe stato – concludono i giudici - se l'anomalia del carico, dal quale era probabilmente sfuggito l'ostacolo contro il quale aveva impattato l'automobilista, fosse stata segnalata o visibile a occhio nudo. Una tale circostanza, non provata nel caso esaminato, avrebbe imposto una verifica sulle eventuali omissioni della società

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