3/3 Ape social
I destinatari
L’Ape social sarà garantita a categorie di lavoratori svantaggiati, come i disoccupati che possiedono determinati requisiti soggettivi (inabilità, invalidità, la presenza di disabili in famiglia)
La platea dovrebbe essere estesa a operai del settore edile, macchinisti e forse marittimi, attraverso il meccanismo delle categorie a elevato rischio di infortunio.
Le richieste dei sindacati
I sindacati premono per accogliere nell’ambito dell’Ape social anche infermieri e insegnanti, andando oltre il fattore di rischio, legato agli infortuni e alle malattie professionali, sulla cui base dovrebbero rientrare operai edili e marittimi. C’è anche l’ipotesi di ricorrere all’indice di stress che, come riporta il verbale d’incontro siglato il 28 settembre, è un «istituto previsto a livello europeo e recepito in Italia nel 2008»
Il bonus fiscale
L’Ape social sarà a costo zero, attraverso un bonus fiscale che dovrebbe annullare il costo dell’ammortamento del prestito per l’uscita anticipata
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