Il piano Industria 4.0 prevede incentivi fiscali diretti agli investimenti per 13 miliardi spalmati, come impegno pubblico, in sette anni. Circa 8,4 miliardi sono destinati alla proroga di un anno del superammortamento al 140 % per i beni strumentali (120% per i veicoli) e l'introduzione di un iperammortamento al 250% per i beni legati alla digitalizzazione. Circa 3,3 miliardi andranno al potenziamento del credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo. Il resto dovrebbe andare alla proroga della “Nuova Sabatini” e al pacchetto “finanza per la crescita” con, tra l'altro, le agevolazioni fiscali per i Pir (piani individuali di risparmio) e per le aziende sponsor che investono in startup. Previsti poi il rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia per 900 milioni e una dote supplementare per il piano Made in Italy (100 milioni).