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Una Guida per «trovarsi il lavoro da sé»

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Le iniziative del Sole

Una Guida per «trovarsi il lavoro da sé»

In un Paese in cui il lavoro dipendente fatica ad aumentare, i giovani (e non solo) se vogliono provare a inserirsi nel mondo del lavoro hanno una strada che spesso diventa obbligata: quella di mettersi in proprio. E i dati diffusi giovedì scorso da Unioncamere dimostrano inequivocabilmente che, nonostante la modesta crescita del Pil (e quindi una sostanziale stagnazione dell’economia), il numero delle nuove imprese segna un aumento di 42mila unità nei primi nove mesi del 2016; e che quindi qualcuno “ci crede ancora” dopo che, ad esempio, nello stesso periodo del 2013 si era toccato il minimo di meno di 8mila imprese nei primi nove mesi.

A crescere sono, in particolare, turismo (10.584 attività in più), commercio (+6.703) e servizi alle imprese (+6.405) e per il 45% la nuova natalità riguarda il Sud. E per dare un aiuto a chi sta pensando di mettersi in proprio, sarà in edicola dopodomani con «Il Sole 24 Ore» la guida di 80 pagine intitolata «Mettersi in proprio», che fornisce ai lettori le informazioni di base utili per avviare e far crescere la propria attività.

Il fascicolo spiega innanzitutto le modalità e gli adempimenti necessari per avviare un attività nei settori dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato e dei servizi, indicando anche quattro tipologie concrete di attività per ciascun settore preso in esame. Una volta individuato il settore di interesse, il potenziale imprenditore deve riflettere sul tipo di lavoro da mettere in campo: e a questo punto la guida si sposta sul terreno dei contratti potenzialmente attivabili, dedicando ampio spazio a quei voucher che sono oggi una forma di remunerazione molto frequente per chi avvia un’attività e ha bisogno di flessibilità pur volendo restare nella legalità. A questo riguardo va ricordato che le regole dei voucher sono cambiate in senso restrittivo proprio nei giorni scorsi - si veda «Il Sole 24 Ore» del 18 ottobre - con l’obbligo di comunicare all’ispettorato lo svolgimento dell’attività almeno 60 minuti prima del suo avvio.

Naturalmente un altro elemento di grande rilevanza è la scelta del modello di impresa che più si adatta al business che si intende avviare, potendo scegliere, a seconda del grado di complessità e di necessità del capitale, tra le varie forme societarie, dall’impresa individuale alla società (di persona o di capitali), dalla cooperativa alla start up. A questo punto si imporrà anche la scelta del regime fiscale e della contabilità, ambiti nei quali il futuro imprenditore può optare tra diverse soluzioni.

In campo infatti - in attesa della nuovissima Iri, la tassa “piatta” del 24% per società di persone e imprese individuali in vigore da 2017 al posto dell’attuale 27,5% a fronte però dell’adozione della contabilità ordinaria – vi sono molteplici possibilità. Si va dal regime fiscale forfettario (il sistema supersemplificato per le imprese individuali) a quello dei “minimi” (che si applica a chi ha acquistato beni strumentali per un massimo di 15mila euro), dal “semplificato” (fino a 400mila euro di ricavi nei servizi e 700mila nelle altre attività) al regime ordinario, che è quello standard per le imprese di media e grande dimensione.

Infine, nella guida «Mettersi in proprio»sono a disposizione del lettore le regole che devono essere rispettate (e gli obblighi contabili e fiscali) nel malaugurato caso che l’impresa debba chiudere.

I testi, realizzati dagli esperti del Sole 24 Ore, sono completati da diverse serie di domande e risposte che, sulla scorta di casi pratici, indicano le soluzioni operative alle tante questioni che si presentano a chi ha avviato, oppure sta decidendo di avviare, un’attività imprenditoriale.

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