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Torna a crescere il tasso per il credito agevolato

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Torna a crescere il tasso per il credito agevolato

Inversione di tendenza a novembre nei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato a industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta sul valore di 1,68 con un incremento complessivo dello 0,05% rispetto all’1,63 % di ottobre.

Si arresta, pertanto, dopo due mesi consecutivi di minimi assoluti la tendenza al ribasso nei valori del tasso di riferimento, avviatasi dal mese di agosto. L’entità estremamente contenuta della variazione, tuttavia, fa si che, anche a novembre, gran parte dei tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale restino comunque stabili, e sempre sui relativi valori minimi assoluti raggiunti lo scorso mese.

Da segnalare una nuova diminuzione, in questo caso per il quarto mese consecutivo, del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per la concessione di incentivi a favore delle imprese. Si tratta della decima variazione che coinvolge questo indicatore da inizio anno.

Il livello di questo indicatore resta fissato sul valore dello 0,95%, (-0,05 tasso base maggiorato di 100 punti) con decorrenza dal 1° novembre 2016, con un decremento dello 0,01%, rispetto al valore di 0,96% in vigore lo scorso mese.

Rimane invariato il tasso di sconto comunitario dopo l’ultima modifica decisa dalla Banca centrale europea che ha azzerato il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’eurosistema, con validità a partire dall’operazione con regolamento 16 marzo 2016. La diminuzione del valore del parametro rispetto alla precedente misura dello 0,05% è stata pertanto dello 0,05 per cento.

Si rileva un andamento analogo a quello già riscontrato per il parametro di riferimento anche nell’evoluzione dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici, che presentano anch’essi un incremento sia pure di intensità decisamente contenuta. Il dato per settembre 2016 del Rendistato si fissa infatti allo 0,725% con una crescita dello 0,064%, rispetto al valore di 0,661% fatto segnare ad agosto. All’andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l’anno.

Si segnala una nuova diminuzione nell’evoluzione dei valori medi mensili dell’Euribor: le misure medie mensili tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario si portano infatti sul valore negativo di 0,308% per l’indicatore a base 360 e 0,313% per l’indicatore a base 365, con una analoga variazione dello 0,007% rispetto ai precedenti dati di settembre.

Detta evoluzione risulta confermata anche facendo riferimento ai dati puntuali del 28 ottobre 2016 i cui valori si collocano sempre sotto lo zero, allo 0,312% e 0,317% che si rilevano rispettivamente per i valori a base 360 e 365.

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