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5/6 Sanità / I nuovi elenchi allargano lo spettro delle patologie

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    Dal tunnel carpale alla cataratta, come cambiano le prestazioni a pagamento del Ssn

    Sono la spina dorsale del Servizio sanitario nazionale, nati nel 2001 in occasione della riforma del Titolo V della Costituzione che diede il "la" alla regionalizzazione della salute. Obiettivo: garantire a tutti i cittadini parità d’accesso alla salute, da Nord a Sud d’Italia. Stiamo parlando dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè dei servizi e delle prestazioni che il nostro Ssn è tenuto a offrire in via gratuita o dietro pagamento di un ticket e che dal prossimo anno subiranno un significativo restyling.

    5/6 Sanità / I nuovi elenchi allargano lo spettro delle patologie

    Malattie croniche

    L'attuale lista delle malattie croniche viene sostituita da un nuovo elenco in cui sono inserite sei nuove patologie: broncopneumopatia cronica ostruttiva-Bpco (stadi da "moderato" a "grave"), rene policistico autosomico dominante, osteomielite cronica, endometriosi (stadi III e IV), malattie renali croniche, sindrome da talidomide. Vengono incluse nella lista alcune patologie già esenti come "rare": la celiachia, la sindrome di Down, la sindrome Klinfelter, le connettiviti indifferenziate. È stato ridotto il pacchetto di prestazioni associato alla diffusissima ipertensione, quando questa non comporta danni d'organo. Inoltre, i pacchetti di prestazioni garantite in regime Lea di molte altre patologie sono stati rivisti con l'eliminazione di parte dell'offerta o con l'indicazione di periodicità definite per la loro indicazione.

    Malattie rare

    L'elenco fermo al 2001 viene sostituito da un nuovo elenco proposto dal Tavolo interregionale ad hoc. Sono quindi individuate 110 nuove malattie o gruppi, tra cui la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva, la miastenia grave. Tutte le prestazioni che riguardano le malattie rare sono erogate in regime di esenzione. Il nuovo elenco malattie rare sarà operativo sei mesi dopo l'entrata in vigore del Dpcm sui Lea, per consentire alle regioni di individuare i presidi competenti nella diagnosi e nel trattamento delle patologie.

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