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3/6 Sanità / Maternità, tutele a 360° tra screening ed…

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    Dal tunnel carpale alla cataratta, come cambiano le prestazioni a pagamento del Ssn

    Sono la spina dorsale del Servizio sanitario nazionale, nati nel 2001 in occasione della riforma del Titolo V della Costituzione che diede il "la" alla regionalizzazione della salute. Obiettivo: garantire a tutti i cittadini parità d’accesso alla salute, da Nord a Sud d’Italia. Stiamo parlando dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), cioè dei servizi e delle prestazioni che il nostro Ssn è tenuto a offrire in via gratuita o dietro pagamento di un ticket e che dal prossimo anno subiranno un significativo restyling.

    3/6 Sanità / Maternità, tutele a 360° tra screening ed eterologa

    Gravidanza e maternità

    Sono escluse dalla compartecipazione le visite periodiche ostetrico-ginecologiche, i corsi di accompagnamento alla nascita e l'assistenza in puerperio. In caso di minacia di aborto non si paga il ticket neanche per tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale necessarie per monitorare l'evoluzione della gravidanza. SNelle specifiche condizioni di rischio fetale, sono escluse dalla compartecipazione anche le prestazioni ambulatoriali prescritte dallo specialista, quando ritenute necessarie e appropriate. Viene erogato in esenzione, indipendentemente dall'età, lo screening con bitest e traslucenza nucale; esami invasivi come amnio e villocentesi vengono erogati solo in caso di esito sospetto dello screening o di altri fattori di rischio personali, come precedenti gravidanze con anomalie cromosomiche o familiarità per malattie genetiche.

    Rientra nei Lea lo screening neonatale per la diagnosi precoce di malattie ereditarie, previsto sia nella legge 167 del 19 agosto 2016 sia nel decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta lo scorso 16 novembre.

    Il Servizio sanitario nazionale garantisce inoltre la selezione dei donatori di cellule riproduttive,in attuazione delle direttive europee sul tema. Le coppie che si sottopongono alla pma eterologa devono contribuire ai costi nella misura fissata dalle regioni e dalle pubbliche amministrazioni.

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