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Dai mercati alla riscossione: poker per gli enti locali

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Dai mercati alla riscossione: poker per gli enti locali

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Quattro anni in più per le concessioni di aree commerciali nei mercati comunali, con uno slittamento della direttiva Bolkestein in un contesto analogo a quello delle spiagge; un anno in più per le gestioni associate, sei mesi di attesa per le nuove regole sulla riscossione spontanea delle entrate locali appena scritte nel decreto fiscale e un mese aggiuntivo per scrivere i preventivi 2017. Il capitolo dedicato dal Milleproroghe agli enti locali offre ai sindaci un poker di misure che si aggiungono a quelle più generali sulla Pa, a partire dalla correzione che stende a tutte le graduatorie l’anno di vita in più scritto solo per i concorsi 2003-2013 nella manovra, e incontra la soddisfazione dei Comuni che per bocca del presidente Anci Antonio Decaro spiegano di «apprezzare le risposte importanti arrivate su temi urgenti».

Non è annoverabile fra le novità il rinvio dei preventivi degli enti locali (anticipata sul Sole 24 Ore di mercoledì), che quest’anno arriva però nel Milleproroghe anziché con il solito decreto del Viminale perché il termine 2017 era stato «legificato» al 28 febbraio nella manovra. Fissare la data nella legge di bilancio era un tentativo di blindarla dalle consuete spinte al rinvio, ma la trincea non ha resistito molto.

Il rinvio, però, è solo di un mese, e la data del 31 marzo non è considerata ulteriormente spostabile dal governo per proseguire nella “normalizzazione” dei termini: l’anno scorso la partita dei conti comunali si è chiusa al 30 aprile, l’anno prima al 30 luglio su su fino al 2013, quando le amministrazioni locali ebbero tempo fino al 30 novembre. Stringere sui tempi è considerato un obiettivo “strategico” dal Mef per dare spazio ai tentativi di rilancio degli investimenti predisposti con le nuove regole del pareggio di bilancio. È da segnalare che il termine di fine marzo riguarda anche Città metropolitane e Province (e per queste ultime vengono prorogati i criteri di ripartizione del fondo sperimentale di riequilibrio).

Sei mesi di stop arrivano per gli obblighi di versamento diretto sul conto di tesoreria dell’ente per le entrate da riscossione spontanea raccolte dai concessionari. L’entrata in vigore della regola è sospesa fino al 1° luglio, data di avvio della nuova «Agenzia delle entrate-Riscossione». Ma c’è da scommettere che dalle prossime settimane torneranno a riaccendersi le discussioni sul cantiere eterno della riforma della riscossione locale. Anche l’ennesima proroga degli obblighi di gestione associata è pensata come premessa a una revisione complessiva delle regole, che però finora è stata solo promessa.

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