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Sale la tensione tra Anm e Governo

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Giustizia

Sale la tensione tra Anm e Governo

Sale la tensione tra magistratura e Governo. La decisione di non inserire nel testo del Milleproroghe una disposizione sul pensionamento delle toghe, neppure quella più blanda messa a punto dal ministro Andrea Orlando (pensionamento confermato a 70 anni, ma permanenza in servizio sino al termine dell’anno solare di compimento del requisito) ha fatto scendere l’Anm sul sentiero di guerra. In una nota diffusa ieri pomeriggio, quando il contenuto del decreto era ormai noto, l’Associazione magistrati interviene con durezza per criticare una scelta, meglio una non scelta, che da domani manderà ulteriormente in crisi gli uffici giudiziari, costringendoli a fare i conti con ulteriori scoperture di organico.

Anm scrive di volere valutare tutte le possibili iniziative di protesta. E la memoria corre a uno sciopero già agitato nell’autunno; sciopero però sul quale la magistratura è tutt’altro che compatta. A decidere sarà probabilmente la riunione del comitato direttivo già in calendario per il prossimo 14 gennaio, alla vigilia delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, che offriranno sicuramente una vetrina importante alla protesta. Anche perché a rimanere del tutto inascoltata è stata anche l’altra richiesta: quella di un ripensamento sul termine della legittimazione al trasferimento per le toghe più giovani. Lo schiaffo subìto porta Anm a chiamare in causa il ministro che aveva invece fornito altre rassicurazioni.

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