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Al via il Ddl per la convenzione contro le frodi nello sport

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COMPETIZIONI SPORTIVE

Al via il Ddl per la convenzione contro le frodi nello sport

La Convenzione di Macolin/Magglingen sta per entrare in Parlamento: l’adesione dell’Italia alla norma (conclusa dal Consiglio d’Europa nel settembre 2014), primo e unico trattato internazionale che contrasta la criminalità organizzata internazionale legata agli incontri sportivi truccati, è prevista nel Ddl approvato oggi dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli esteri Angelino Alfano e del ministro per lo sport Luca Lotti.
La Convenzione detta una serie di important regole, che entreranno a far parte dell’ordinamento italiano dopo l’approvazione del Ddl governativo.
In particolare, la convenzione obbliga gli Stati aderenti a prevenire conflitti di interesse tra gli operatori delle scommesse sportive e gli organizzatori, a controllare i finanziamenti, a incoraggiare le autorità di controllo delle scommesse sportive a lottare contro la frode e le scommesse sportive illecite. La norma fornisce anche una serie di precise definizioni delle parti in causa, in modo che non ci possano essere scappatoie.
In attuazione di quanto previsto dalla Convenzione, si legge nel comunicato del Cdm, il Ddl identifica nell'Agenzia delle dogane e dei monopoli l'Autorità nazionale per la regolamentazione delle scommesse sportive. Viene inoltre introdotta una specifica disposizione in merito alla confisca dei beni che costituiscono il prodotto, il profitto o il prezzo del reato e viene sanzionata la responsabilità da reato della persona giuridica a vantaggio della quale ha agito il reo. Si prevede poi che le organizzazioni sportive e gli organizzatori delle competizioni adottino e implementino regole più rigide per combattere la corruzione. Infine, vengono previste adeguate garanzie per informatori e testimoni.

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