Pieno successo dello sciopero dei giudici di pace, iniziato stamane e che proseguirà per l'intera settimana. Le adesioni in tutta Italia sono altissime, superiori al 95%. Lo riferisce la categoria in una nota.
Dopo la manifestazione unitaria del 16 febbraio scorso davanti al Csm, «l'alta adesione testimonia la compattezza della categoria». Nel frattempo prosegue lo sciopero dei pubblici ministeri e dei giudici onorari, «sempre con adesioni altissime in tutta Italia. In conseguenza dello sciopero dell'intera magistratura precaria si prevede lo slittamento di oltre 400mila processi civili e penali. Le proteste - conclude la nota - proseguiranno fin quando il Governo non provvederà con decreto legge a sanare le violazioni dell'ordinamento comunitario contestate dall'Europa».
Intanto 150mila processi sarebbero destinati al rinvio per effetto della settimana di sciopero. L'Associazione nazionale dei giudici di pace segnala che questa è la quarta protesta in quattro mesi della categoria. Ma i 150mila processi rinviati potrebbero arrivare a 400-500mila, considerando che oltre ai giudici di pace sciperano (già da ieri) anche i vice procuratori e i giudici onorari di tribunale.
L’agitazione è motivata dalla riforma della magistratura onoraria del governo, che «nel breve periodo accentuerebbe la precarizzazione» delle toghe in servizio e « nel medio periodo metterebbe per strada 5.000 famiglie in Italia e 1.000 nella sola regione Campania».
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