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Povertà, in arrivo il reddito di inclusione

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Povertà, in arrivo il reddito di inclusione

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Dopo oltre sette mesi dal via libera della Camera, la Commissione Lavoro del Senato ha approvato ieri senza alcuna modifica il testo del disegno di legge delega sul contrasto alla povertà. Il testo, nato come collegato alla manovra 2016, andrà in Aula la prossima settimana per il via libera definitivo.

La delega autorizza il Governo a intervenire su tre ambiti: il varo di una misura nazionale di contrasto alla povertà e l’esclusione sociale; il riordino delle prestazioni assistenziali finalizzate al contrasto della povertà; il rafforzamento del cordinamento degli interventi in materia di servizi sociali.

Con la delega si punta a sviluppare il Piano nazionale contro la povertà previsto nella legge di Stabilità 2015, con un ampliamento della platea dei beneficiari del Reddito di inclusione sociale (Reis) condizionato all’Isee e all’adesione a progetti di inclusione sociale e lavorativa. Il Governo sta portando avanti un piano per il momento sotto l’acronimo Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), un contributo ai nuclei familiari con minori o disabili in condizioni disagiate che ha preso il posto della social card (in media l’assegno attuale è di 320 euro al mese visto che i primi nuclei beneficiari con più elevata frequenza sono con due minori). Una volta approvata la delega si passerà dal Sia al Reis. Le risorse in campo sono pari a un miliardo per il 2017 e 1,054 miliardi a decorrere dal 2018. Il target di riferimento resta quello indicato dall’Istat nel luglio scorso, con una stima di cittadini in povertà assoluta pari a circa 4,6 milioni, ovvero un milione e 582mila famiglie. L’obiettivo dichiarato è coprire in questa prima fase circa 200mila famiglie, tra 800mila e un milione di residenti.

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