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Lotta all’evasione, anche gli Emirati arabi firmano la convenzione…

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Lotta all’evasione, anche gli Emirati arabi firmano la convenzione Ocse

Gli Emirati Arabi Uniti hanno ufficialmente aderito allo standard internazionale Ocse per lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale, uno degli strumenti chiave per la lotta all'evasione (nella foto il momento della firma tra Muadid Hareb Mughair Al-Khaili, ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Francia e il segretario generale dell'Ocse, Rintaro Tamaki). Lo annuncia l'organizzazione parigina in una nota.

«La Convenzione - si legge nella nota dell’Ocse - è lo strumento più potente per la cooperazione fiscale internazionale. Esso prevede tutte le forme di assistenza amministrativa in materia fiscale: lo scambio di informazioni su richiesta, scambi spontanei, scambio automatico, verifiche fiscali all'estero, verifiche fiscali simultanee e assistenza nella riscossione delle imposte. Garantisce ampie garanzie per la protezione dei diritti dei contribuenti».

La Convenzione multilaterale sulla mutua assistenza amministrativa in materia fiscale è stata elaborata dal Consiglio d'Europa e dall'Ocse ed è stata aperta alla firma degli Stati membri di entrambe le organizzazioni il 25 gennaio 1988. La Convenzione originaria è stata modificata nel 2010 al fine di armonizzarla con gli standard internazionali in materia di scambio di informazioni a fini fiscali e per aprirla all'adesione di tutti i Paesi, rispondendo all'appello del G20 di consentire a tutti i Paesi di trarre vantaggio dal nuovo contesto di cooperazione in materia fiscale mediante un iter più semplice. La Convenzione modificata dal Protocollo 2010 è entrata in vigore il 1° giugno 2011.

La convenzione, sottolinea l’Ocse, «serve anche come strumento fondamentale per l'attuazione dello Standard lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale sviluppato dai paesi dell'Ocse e del G20». Grazie alla Convenzione gli Emirati potranno ottemperare al proprio impegno di iniziare questi scambi entro il 2018.

«La convenzione - continua l’Ocse - può anche essere utilizzata per attuare rapidamente le misure di trasparenza del Beps (Base erosion and profit shifting) come lo scambio automatico di dossier tra Paesi , la condivisione delle decisioni nel quadro dell'azione 5 del Progetto BEPS. La Convenzione è anche un potente strumento nella lotta contro i flussi finanziari illeciti».

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