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Dossier Calderone: «Pari dignità tra autonomi e professionisti»

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    Dossier | N. 10 articoliIl IX Congresso nazionale dei consulenti del lavoro

    Calderone: «Pari dignità tra autonomi e professionisti»

    Marina Calderone - Imagoeconomica
    Marina Calderone - Imagoeconomica

    Un incontro fissato il 3 maggio con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per parlare di equo compenso, la presentazione di una piattaforma telematica in cui denunciare episodi di esercizio abusivo della professione, la conferma della collaborazione con Anpal in materia di formazione specialistica sul welfare aziendale. È stato ricco di annunci il 9° Congresso nazionale dei consulenti del lavoro, svoltosi al Teatro Augusteo di Napoli dal 27 al 29 aprile.
    «La figura del consulente del lavoro del futuro – ha sottolineato il Presidente del consiglio nazionale dell'Ordine, Marina Calderone, nel suo intervento conclusivo – trova la sua caratterizzazione in una serie di nuove funzioni e competenze. Il senso di responsabilità con cui vengono assunti nuovi ruoli e gestite nuove funzioni ha bisogno di essere supportato concretamente».

    In quest'ottica, secondo Calderone, è necessario che trovi attuazione la proposta di “equo compenso”, intesa come quel riconoscimento ineludibile che trova il proprio fondamento nell'articolo 36 della Costituzione. Se lavoro autonomo e subordinato anno una medesima pari dignità, è impensabile non prevedere una base normativa per la remunerazione dei professionisti. Cosi come esiste la parte economica dei contratti collettivi dei lavoratori dipendenti, alla medesima stregua è indispensabile prevedere un “equo compenso” per i professionisti ordinistici”. Come anticipato, il tema sarà oggetto di discussione il 3 maggio con il ministro Poletti.
    Il presidente ha ricordato anche il percorso di collaborazione intrapreso con Anpal Servizi in materia di formazione specialistica sul welfare aziendale e innovazione organizzativa rivolta agli iscritti all'Ordine nazionale. «Lo scopo - ha spiegato - è quello di favorire il rinforzo di una cultura e di una pratica professionale orientata ad un approccio in grado di conciliare aspetti di produttività organizzativa e benessere dei lavoratori, agendo sulla figura chiave del consulente del lavoro inteso come intermediario privilegiato tra organizzazione produttiva e forza lavoro».
    Sempre in tema di collaborazione con lo Stato, e tenendo presente la funzione di sussidiarietà sempre più affidata ai professionisti, è stato poi ricordato il ruolo di primo piano che può svolgere l'Asse.Co. - l'asseverazione rilasciata dai consulenti per certificare la regolarità delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro -, la quale «deve trovare una regolazione normativa onde poter esplicare al meglio la propria efficacia nella filiera degli appalti. Si tratta di uno strumento operativo importante per il contrasto dei fenomeni di utilizzo non lecito di lavoratori, nonché di gestione irregolare del rapporto di lavoro».

    Infine è stata ricordata l'importanza di un'altra misura di sostegno per le nuove funzioni in un mercato del lavoro che cambia, ossia la realizzazione di una piattaforma comune che crei una vera e propria rete tra i consulenti del lavoro. «Un progetto - ha concluso Calderone - composto non solo da un gestionale dei rapporti di lavoro, ma contenente anche tante utilities e facilities necessarie per l'esercizio della professione con modalità tecnologiche e multimediali».

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