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6/16 Le trappole del 730: spese sanitarie

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    MODIFICHE possibili dalle 14 di oggi

    Figli, casa, redditi, polizze: come correggere il 730 precompilato

    Parte da oggi la «fase 2» della dichiarazione precompilata 2017. I contribuenti potranno modificare, integrare o accettare il modello 730 predisposto dal fisco. Chi vuole o deve presentare il modello Redditi PF (il vecchio Unico) potrà invece intervenire con i ritocchi a partire da giovedì 11 maggio. Bisogna prestare attenzione ai dati non presenti ma bisognerà verificare anche la correttezza di quelli già precaricati

    6/16 Le trappole del 730: spese sanitarie

    Nella sezione «Visualizza i dati» si nota subito che le spese sanitarie precaricate sono più numerose dello scorso anno, grazie all'aggiunta dei farmaci da banco senza ricetta e agli importi comunicati dai nuovi soggetti obbligati quest'anno: ottici, parafarmacie, psicologi, veterinari, ostetriche, infermieri.
    In primis bisogna controllare se si possiedono tutti i documenti relativi alle spese precaricate. I privati che integrano o modificano la dichiarazione possono detrarre solo le spese di cui hanno gli scontrini e le ricevute: altrimenti, l'importo precaricato va ridotto di conseguenza (al contrario, se mancano alcune spese, le si può aggiungere). I privati che accettano la detrazione senza modifiche, invece, possono fare a meno dei giustificativi.
    L'importo detraibile riportato nella dichiarazione di solito corrisponde alla somma delle singole voci visualizzabili dal dettaglio delle spese (risultano, però, alcuni modelli in cui l'importo non combacia). Attenzione, poi, perché a volte il dettaglio dei singoli scontrini riporta solo le spese detraibili, altre volte anche quelle non detraibili (come nel caso in cui si acquistano insieme un farmaco e un parafarmaco): per evitare errori quando si modifica il 730, va sempre visualizzato il dettaglio dei singoli documenti.
    Si segnalano casi in cui la cifra utilizzata dal fisco non corrisponde a quella sulla ricevuta del medico (verosimilmente per un errore “a monte” nei dati trasmessi al fisco). Un altro errore è il mancato inserimento, in alcuni casi, dei rimborsi erogati nel 2016 da casse sanitarie.
    Chi vuole dividere in modo diverso tra i genitori le spese mediche per figli a carico deve sempre correggere il modello.

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